Una nuova rubrica con l’agenda degli appuntamenti della ministra Kyenge: l’ha inaugurata oggi il quotidiano leghista La Padania.
Perchè? “I nostri lettori hanno visto che in questi nove mesi Kyenge non ha prodotto alcun provvedimento in Consiglio dei ministri e in Parlamento. Sono nove mesi che fa pellegrinaggio filo-immigrazionista in lungo e in largo per l’Italia e i nostri lettori vogliono essere informati sulle sue iniziative”, spiega la direttrice del quotidiano Aurora Lussana. La nuova rubrica, chiamata “Qui Cecile Kyenge”, va ad affiancarsi a “Qui Lega territorio” dove vengono indicati gli appuntamenti pubblici degli esponenti leghisti, e secondo le parole di Lussana sarebbe stata pensata come “informazione sull’attività dei membri del governo. I nostri lettori vogliono sapere dove Kyenge si reca per ascoltare i suoi annunci e le sue chiacchiere: è giusto informarli”.
Di parere diverso il Pd, per cui “la decisione è gravissima, ai limiti dell’intimidazione”: lo affermano i senatori Mauro Del Barba e Roberto Cociancich, che chiedono al Carroccio di “intervenire sul proprio giornale di partito”.
“Contro il ministro è in atto una polemica che non esistiamo a definire di stampo razzista”, proseguono, anche alla luce di quanto successo sabato scorso a Brescia (ne abbiamo parlato qui).
Immediata la reazione del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che su Facebook ha definito i due senatori “ridicoli”, affermando che “è giusto che tutti i cittadini che le pagano lo stipendio, leghisti compresi, sappiano come questa signora spende i loro soldi”. Al di là del linguaggio aggressivo di Salvini, viene da chiedersi perchè pubblicare un elenco che è già consultabile sul sito del Ministero. Inoltre, visto che come motivazione viene portato il diritto all’informazione, ci si domanda perchè comunicare esclusivamente gli appuntamenti della ministra per l’integrazione, e non di tutti gli esponenti del governo.
La scelta de La Padania ha tutta l’aria di un attacco ad personam, che arriva nello stesso giorno in cui il presidente della Lega Nord al Senato Massimo Bitonci attacca la ministra in aula. “La gente ha paura ad uscire la sera. [..] La Kyenge non sa cos’è l’integrazione, non sa niente di niente, vuole favorire la negritudine come in Francia, ma noi possiamo farne a meno”, afferma Bitonci durante la discussione sul disegno di legge 925, in materia di pene detentive non carcerarie, al cui interno si inserisce il dibattito sulla depenalizzazione dell’ingresso e soggiorno irregolare, proposta tramite emendamento da due senatori del Movimento 5 Stelle.