Di nuovo un attacco estremamente aggressivo, di nuovo rivolto alla Ministra per l’integrazione Cecile Kyenge, e di nuovo affidato alla rete, nello specifico a Facebook.
“Ma mai nessuno che la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato??????? Vergogna!”. Questo commento, che riportiamo con molta difficoltà, è stato pubblicato da Dolores Valandro su Facebook.
Dolores Valandro è consigliera leghista di quartiere a Padova, da circa un mese sospesa dalla Lega per contrasti interni al partito. La frase che ha pubblicato commenta una notizia che Resistenza Nazionale ha ripreso dal sito “Tutti i crimini degli immigrati”, relativa alla presunta violenza sessuale nei confronti di due ragazze, commessa da un cittadino di origini africane.
Sul suo profilo facebook, Resistenza Nazionale si autodefinisce un gruppo “contro l’oppressione multietnica”. E’ sufficiente dare un’occhiata al sito internet, o al profilo Facebook, per rendersi conto delle idee portate avanti. ”Io ritengo il mio cane più importante di qualunque cinese. O immigrato in genere”, solo per riprendere, a titolo esemplificativo, un recente commento di un utente del sito.
Sul sito www.tuttiicriminidegliimmigrati.it” ci siamo soffermati di recente, chiedendone la chiusura.
La frase della consigliera ha scatenato diverse critiche, sia tra gli utenti della rete, sia nel mondo politico.
Massimo Bitonci, capogruppo della Lega Nord al Senato e segretario della sezione di Padova, ha immediatamente annunciato l’espulsione della Valandro dal partito, confermata dal segretario veneto e vice segretario federale della Lega Nord Flavio Tosi.
Dal canto suo, la Velandro, in un’intervista a Radio Capital, ha spiegato di aver fatto “una battuta in un momento di rabbia”, di aver scritto “una frase detta senza pensare, per sfogarmi”.
Affermazioni con cui forse la consigliera voleva smentire quello che lei stessa ha scritto. Ma ormai la frase l’ha pubblicata. E la gravità rimane.
Sulla bontà della sua “spiegazione”, inoltre, ci permettiamo di essere scettici: è già grave, e indicativo, che un consigliere utilizzi come fonte informativa siti razzisti e aggressivi. Inoltre, durante l’intervista la Valandro spiega, per dimostrare di non essere razzista, “di aver accolto addirittura persone del Congo nella sede cittadina di Padova”. Addirittura.
La procura della Repubblica di Padova aprirà un fascicolo per accertare eventuali reati, dopo l’esposto presentato dall’associazione Razzismo stop.
Il sito Identità.com, intanto, prende le parti della consigliera, giustificando “lo sfogo di una donna davanti ad un fatto orribile”. Tanto orribile che lo augura a un’altra donna.
E prosegue: “Solidarietà alla signora, e un consiglio: non scriva mai quello che pensa, nell’Italia di oggi, può essere reato. Lo stupro, invece, no”. Ma la Velandro non ha dichiarato di non pensare quello che ha scritto?
Dopo quest’episodio, ci restano tante domande. Sono però sempre le stesse.
Perché ogni volta che un cittadino straniero compie un reato, viene coinvolta la Ministra Kyenge? Non è forse questa una forma di esplicito razzismo, l’associare le persone solo sulla base della loro origine nazionale non italiana?
Perché si crede – o meglio si vuol fare credere – di combattere atteggiamenti delinquenziali con frasi estremamente aggressive, che addirittura, come in questo caso, incitano ad altri reati?
La verità è una, e va detta in modo chiaro: questi atti sono razzisti. Lo è la frase scritta da Dolores Valandro, che probabilmente non si aspettava di sollevare questo polverone. Il che avrebbe dovuto accadere anche dopo la frase pronunciata il 4 giugno scorso dall’ex onorevole leghista Paola Goisis, che durante un’intervista si era chiesta perché il ministro Kyenge, una volta laureatasi, non fosse tornata “nel Congo Belga ad aiutare i moretti e la sua gente”. Oppure dopo l’intervista rilasciata a Panorama dall’europarlamentare leghista Mario Borghezio, dove, ancora una volta, ha ribadito le sue idee: “Preferisco che la massa dei neri resti a casa sua”, “Esalto la razza indoeuropea”, “Il meticciato inquina la differenza tra le etnie”, “Le razze per me non sono uguali”.
La questione è più ampia della frase, gravissima, scritta da Dolores Valandro. Le dichiarazioni e i messaggi razzisti di molti esponenti politici sono troppi ed estremamente gravi. Per quanto tempo ancora verranno tollerati?