Enis Nadarevic è un giovanissimo talento del calcio nato in Bosnia Erzegovina, classe 1987. Dal 2005 vive con i genitori in Italia, fa il manovale nella ditta del padre, e gioca a calcio. Dopo l’ottima stagione 2009/10 con la Sanvitese in serie D, arriva la richiesta del Varese, squadra neopromossa in serie B, che lo vorrebbe tra le sue fila. Ma, stando alle norme della FIGC, nessun cittadino straniero non comunitario può giocare nel campionato cadetto, se non in casi del tutto eccezionali. Così Enis si rivolge ad un pool di avvocati e denuncia la FIGC, la quale risponde argomentando che quanto accade nello sport deve essere sottoposto solo alla giustizia sportiva e che le limitazioni nei confronti dei calciatori stranieri, sono motivate dalla necessità di “tutelare i vivai nazionali”. Il 2 dicembre 2010, il Tribunale di Varese emette la sua ordinanza, con la quale: “accerta e dichiara che la FIGC ha tenuto un comportamento discriminatorio (…) rifiutando di ammettere Enis al tesseramento per la stagione calcistica 2010/2011, e ordina alla FIGC di cessare immediatamente il comportamento con effetti discriminatori”. Qualche settimana dopo, Enis fa il suo esordio con la maglia del Varese.