Un cittadino tunisino di 45 anni è morto lunedì in circostanze ancora da chiarire. Stando alle prime informazioni, si sarebbe lanciato dal terzo piano del commissariato Viminale in via Farini, a Roma, dove era in stato di fermo con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una connazionale. L’uomo avrebbe chiesto agli agenti un bicchiere d’acqua e, approfittando di questo momento, si sarebbe buttato dalla finestra.
Sulla vicenda la Procura ha aperto un’indagine: gli inquirenti non escludono l’ipotesi di un tentativo di fuga.
“Gesto altruistico per risparmiare i soldi di noi contribuenti”, “- 1…. questo va ad aggiungersi ai 2 zingari dell’altro giorno…. perciò siamo a -3”, “Uno di meno da campare nelle nostre carceri a nostre spese!”, “Ha fatto bene meno soldi spesi per gli italiani!!!”, “facessero tutti cosi sti bastardi… sai quanti extracomunitari in meno in italia????”, “Ha fatto bene . Tanto vengono in Italia solo per fare crimini”: sono alcuni dei commenti alla notizia, rilanciata su Facebook dal quotidiano online Roma Today. Commenti da cui emerge una totale mancanza di pietà umana e di rispetto per un uomo che ha perso la vita.
L’uomo era in stato di fermo, in attesa di indagini per confermare o meno il reato. Se fosse stato confermato, avrebbe dovuto giustamente subire una condanna. Ma nei commenti delle persone viene già condannato, stigmatizzato in quanto cittadino straniero, offeso e insultato. In un crescendo di disumanità che mette in allarme.