Diffondiamo volentieri quest’appello e vi invitiamo a partecipare numerosi/e.
Venerdi 17 ore 14 presidio davanti all’ambasciata tunisina in Via Asmara 7 e incontro con l’Ambasciatore.
Sabato mattina CIE di Ponte Galeria e conferenza stampa.
Continua in Italia e in Tunisia la mobilitazione delle mamme e delle famiglie dei migranti tunisini dispersi. La loro richiesta alle istituzioni italiane e tunisine rimane invariata: uno scambio delle impronte digitali dei loro figli, per sapere se siano arrivati in Italia.
E’ da circa un anno, ormai, che le famiglie chiedono di conoscere qualcosa sulla sorte dei loto figli, partiti verso l’Europa subito dopo la rivoluzione, e da tre mesi che si rivolgono a entrambi i paesi per chiedere lo scambio delle impronte, unico modo per sapere se siano arrivati in Italia e se siano all’interno di un sistema detentivo previsto dalle politiche di governo delle migrazioni dell’Italia e dell’Unione Europea. Ognuno frappone ostacoli burocratici e non può non venire il dubbio che dietro ci sia una trattativa più ampia tra italia e tunisia nel dopo ben ali.
Dall’Africa e dall’Europa ci sono donne e uomini che reagiscono al dolore chiedendo con forza che nessuno possa più scomparire così, in mare come nei Cie.
Come collettivo di donne italiane e tunisine che sostengono l’appello delle famiglie con la campagna “Da una sponda all’altra: vite che contano” chiediamo a tutti e tutte di far sentire la propria solidarietà e di partecipare alle mobiltazioni.
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