Il 9 dicembre 2019, Asgi ha ritenuto fondamentale interpellare la Corte Europea dei Diritti Umani, dopo aver verificato le condizioni inumane che stanno caratterizzando l’hotspot di Lampedusa, denunciando l’immediata necessità di avviare trasferimenti in strutture idonee secondo quanto previsto dalla normativa nazionale. La Corte Europea per i Diritti Umani il 10 dicembre ha richiesto all’Italia di fornire informazioni adeguate sulle condizioni di vita all’interno dell’hotspot. In particolare la Corte chiede chiarimenti sull’adeguatezza dello stesso ad accogliere minori, sulla situazione individuale dei ricorrenti all’interno del centro e sulle misure eventualmente adottate a loro tutela al fine di garantire un ambiente sicuro e protetto. La Corte è intervenuta in risposta alla presentazione di alcuni ricorsi di urgenza, presentati con il sostegno dell’ASGI nell’ambito del Progetto InLimine, da parte di alcuni cittadini stranieri che si trovano all’interno dell’hotspot, tra cui tre minori.