Pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa della campagna L’Italia sono anch’io a seguito dell’incontro che si è tenuto ieri al Senato (ne abbiamo parlato qui). La richiesta è chiara: «Basta rinvii», dal momento che in gioco c’è una legge che i giovani figli di immigrati, nati e cresciuti in Italia, aspettano da 24 anni. L’auspicio è per una calendarizzazione prima del referendum del 4 dicembre.
Appello al Presidente del Senato. La campagna referendaria non fermi la legge sulla cittadinanza
Le organizzazioni della campagna L’Italia sono anch’io e i giovani di Italiani senza cittadinanza, hanno incontrato questa mattina il presidente del Senato Pietro Grasso per sollecitare una rapida calendarizzazione della proposta di riforma della legge sulla cittadinanza n.91/92. Era il 13 ottobre 2015 quando la Camera licenziò in prima lettura il provvedimento. A più di un anno di distanza, non solo la legge non è stata approvata, ma non è neanche iniziata la discussione nella competente Commissione Affari Costituzionali.
Nel corso dell’incontro con i rappresentanti delle organizzazioni, il presidente Grasso ha assicurato il suo personale impegno affinché la legge venga approvata entro l’attuale legislatura, sottolineando come senta il tema vicino alle sue convinzioni, tanto da consideralo alla stregua di una “battaglia personale”. Nella conferenza stampa che ha seguito l’incontro, però, la senatrice Doris Lo Moro, relatrice del ddl in Commissione Affari Costituzionali, ha ribadito che al momento non ci sono le condizioni per una rapida calendarizzazione della discussione e che l’intenzione della maggioranza è quella di rinviare a dopo il 4 dicembre l’approvazione della riforma.
La nostra preoccupazione per il destino di questa legge e delle centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze, bambini e bambine di origine straniera, è fortissima. Sono circa 800 mila gli italiani, in gran parte ragazzi, che aspettano l’approvazione della legge per sentirsi cittadini senza se e senza ma. Non sappiamo quello che succederà alla legislatura dopo il 4 dicembre. Ma sappiamo quello che il Senato e la maggioranza possono fare prima di quella data. Facciamo appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi affinché dia seguito all’impegno che ha preso più volte di introdurre lo Ius Soli. Tra il settembre 2011 e il marzo 2012 i rappresentanti delle organizzazioni che hanno dato vita alla Campagna L’Italia sono anch’io avevano raccolto più di 200mila firme su due proposte di legge di iniziativa popolare sulla riforma della cittadinanza e il riconoscimento del diritto di voto amministrativo dei cittadini stranieri.
La Campagna L’Italia sono anch’io è promossa da Acli, Arci, Asgi, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comitato 1° Marzo, Comune di Reggio Emilia, Comunità di Sant’Egidio, Coordinamento Enti Locali Per La Pace, Emmaus, Fcei, Legambiente, Libera, Lunaria, Migrantes, Il Razzismo è Una Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni , Tavola Della Pace, Terra del Fuoco, Ugl, Uil, Uisp.
Roma, 26 ottobre 2016