E’ stato presentato, il 20 gennaio 2016, presso il Ministero dell’Interno lo studio della Fondazione Leone Moressa, con il sostegno di Open Society Foundation, sui sistemi europei di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati: “La buona accoglienza. Analisi comparativa dei sistemi di accoglienza per richiedenti asilo in Europa“. Nel dibattito italiano sui temi legati all’immigrazione, il fenomeno degli sbarchi è sicuramente uno dei più dibattuti dall’opinione pubblica e dai media. Nel corso del 2015 si è aggiunto il tema dei cosiddetti “profughi”. L’Italia continua a fare i conti con una situazione di emergenza e con la mancanza di soluzioni durature in materia di asilo e protezione internazionale. Al fine di fotografare la situazione attuale e proporre alcune buone prassi rilevate a livello europeo, la Fondazione Leone Moressa ha condotto un’analisi comparata dei sistemi di accoglienza dei richiedenti asilo. La ricerca mette insieme dati quantitativi e analisi di merito sui sistemi di sei paesi chiave, ovvero i paesi con il maggior numero di richieste d’asilo: Germania, Svezia, Italia, Francia, Ungheria e Regno Unito. Lo studio, inoltre, intende fornire una panoramica della situazione attuale dell’accoglienza, offrendo spunti di riflessione utili a livello nazionale e locale. Se uno dei problemi dell’accoglienza italiana riguarda la distribuzione sul territorio, il sistema tedesco e quello svedese prevedono la distribuzione degli immigrati su tutto il territorio nazionale. In particolare in Svezia si sta attualmente discutendo sull’obbligatorietà dell’accoglienza da parte di tutti i comuni. In Germania, invece, è stabilita la presenza di almeno un centro di accoglienza per ogni stato federato. Altre soluzioni sperimentate in Europa riguardano l’accesso al lavoro e alle informazioni di base o la riduzione dei tempi per l’esame delle richieste d’asilo.
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