La Campagna L’Italia sono anch’io risponde a Beppe Grillo che, nel suo blog, si è espresso contro la riforma della cittadinanza e l’introduzione dello ius soli (Ne abbiamo parlato nel post scriptum dell’articolo pubblicato qui).
Pubblichiamo di seguito il comunicato della Campagna
Lo ius soli per metter fine a una intollerabile discriminazione
Beppe Grillo si unisce al coro di chi all’universalità dei diritti proprio non crede. E così, dopo che la ministra Kyenge ha annunciato la volontà di presentare un provvedimento che introduca lo ius soli, il leader del M5S, non nuovo ad affermazioni sui migranti quantomeno sconcertanti, dal suo blog fa sapere che solo un referendum potrebbe cambiare l’attuale normativa che prevede per chi è nato in Italia da genitori di origine straniera la possibilità di chiedere la cittadinanza compiuti i 18 anni.
Intanto vorremmo ricordare a Grillo che il referendum propositivo non è ancora previsto dal nostro ordinamento, e dunque con le sue dichiarazioni fa anche disinformazione.
Ma vorremmo pure ricordargli che la Campagna L’Italia sono anch’io ha raccolto più di 230 mila firme a sostegno di due leggi di iniziativa popolare, di cui una prevede per l’appunto la riforma della legge sulla cittadinanza con, fra l’altro, la sostituzione dello ius sanguinis con lo ius soli. A dimostrazione che in Italia esiste ormai una larga fetta di opinione pubblica che ritiene che vada cambiata una normativa che provoca intollerabili discriminazioni, tanto più odiose perchè riguardano bambini e ragazzi che, pur essendo nati, vivendo e studiando nel nostro paese non hanno gli stessi diritti dei loro coetanei italiani.
A Grillo, che già durante la raccolta delle firme aveva definito la Campagna “priva di senso”, ribadiamo l’invito a un confronto, perchè crediamo che una approfondita discussione, anche fra chi la pensa in maniera diversa, sia più utile di altisonanti proclami.
Intanto ci auguriamo che la ministra Kyenge, a cui va tutta la nostra solidarietà per le ignobili offese razziste che continua a ricevere, possa realizzare il proposito annunciato nonostante la contrarietà di forze politiche non solo del centrodestra. I promotori della Campagna, come gran parte della società civile, saranno al suo fianco perchè ci sia finalmente un cambio di rotta nelle politiche che riguardano le persone di origine straniera, con la piena attuazione dei principi di uguaglianza e universalità dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione.
Ricordiamo che L’Italia sono anch’io è promossa da 22 organizzazioni della società civile (Acli, Arci, Asgi, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comitato 1 Marzo, Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, Emmaus Italia, Fcei, Fondazione Migrantes, Legambiente, Libera, Lunaria, Il Razzismo è una Brutta Storia, Rete G2 Secondegenerazioni, Sei Ugl, Tavola della Pace, Terra del Fuoco, UIL, UISP) col sostegno dell’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del comitato promotore è stato, fino al suo incarico nel governo, il sindaco di Reggio Emilia Graziano Derio.