Importante destinazione europea per i richiedenti asilo e migranti che attraversano il Mediterraneo partendo dall’Africa, l’Italia è stata una sostenitrice aggressiva delle pratiche draconiane di controllo della migrazione, sollevando accuse secondo cui il Paese è stato complice di gravi violazioni dei diritti umani. Durante il mandato del famigerato ex ministro degli Interni Matteo Salvini, l’Italia ha messo in atto misure estreme per prevenire gli arrivi via mare, incluso il blocco dei porti alle navi che trasportavano rifugiati, il perseguimento delle persone che cercano di salvare vite in mare e il sostegno agli sforzi di interdizione di varie forze armate libiche. Nel 2018, la legislazione sull’immigrazione del paese è stata modificata, raddoppiando la durata massima della detenzione nei centri di espulsione e creando un nuovo terreno legale per la detenzione dei richiedenti asilo a fini di identificazione. Nel frattempo, i non cittadini continuano a essere di fatto detenuti nei controversi “hotspot” in Italia, attraverso i quali oltre 40.000 persone sono passate soltanto nel 2017.
Qui il link alla pagina Italy Immigration Detention Profile
Leggi qui il Report di Global Detention Project