Sabato scorso, 10 novembre, una decina di militanti del movimento di estrema destra “Forza Nuova” ha fatto irruzione nel teatro Era di Pontedera, in provincia di Pisa, dove il Comune stava consegnando la cittadinanza italiana a 603 bambini nati in Italia da genitori di origine straniera.
Il gruppo, scandendo slogan razzisti, ha provato a distribuire alcuni volantini, prima di essere respinto da alcune persone presenti alla cerimonia.
Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi ha condannato il gesto di Forza Nuova, parlando di atteggiamento “nazista e squadrista di pochi idioti contro una cerimonia che, riunendo italiani e stranieri, adulti e bambini, dava un forte senso di comunità”. Gli ha fatto eco il sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci, Graziano Delrio, che ha dichiarato: “Quanto avvenuto sabato scorso è un attacco alla convivenza pacifica, all’idea stessa di futuro dell’Italia. La miglior risposta possibile a fatti di questo genere è l’immediata approvazione della modifica della legge che regolamenta l’acquisto della cittadinanza italiana, da troppo tempo oramai ferma in Parlamento”.
L’Arci ha invitato le “autorità a valutare seriamente l’opportunità, alla stregua della legislazione vigente, di contrastare l’agibilità di manovra di forze che si ispirano a parole e messaggi di chiara marca fascista.”.
Forza Nuova ha risposto alle critiche con una nota, in cui definisce la protesta “assolutamente platonica e non violenta”, non diretta contro gli immigrati “e men che meno contro dei bambini”, ma contro una “classe politica che sta portando l’Italia alla rovina sociale”.