Don Alberto Sacco, parroco 76enne della chiesa di San Silvestro a Ronchetto sul Naviglio, decide di esporre davanti al portone dell’oratorio un cartello con su scritto “A causa di ripetuti furti gli zingari non possono entrare“. Quindi, senza negare loro il “diritto a pregare” in chiesa, gli si nega l’accesso agli spazi ricreativi. Il divieto dell’anziano parroco milanese, secondo quanto scrive il quotidiano Il Giornale (www.ilgiornale.it, “Il prete chiude fuori i nomadi: «Basta furti»”, 1/7/2012), deriverebbe infatti da un episodio avvenuto qualche giorno fa, che per lui avrebbe rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso: «Erano le 17.30, era appena terminato l’oratorio estivo, ci vengono 113 ragazzi, mica pochi…Beh, sono arrivate due zingare, sono entrate nel cortile davanti alla chiesa e hanno portato via due di quei sacchi di abiti usati. Poi, sotto i nostri occhi, dopo la razzia dei due sacchi, altre due zingare hanno rubato gli zainetti di due ragazzini dell’oratorio. Un paio di signore che ci danno una mano in parrocchia con i giovani, però, le hanno rincorse, acchiappate e si sono riprese gli zainetti mentre le zingare fuggivano. In quel momento ho deciso che era ora di fare qualcosa di semplice, ma concreto. Ed è nata l’idea del cartello. Tutto qui: ogni cosa deve avere una risposta adeguata». Il parroco non è stato richiamato dalla Curia e alle accuse di razzismo risponde: «Solo una parrocchiana mi ha ripreso perché, a suo parere, il termine “zingari” è offensivo. Sa cosa le ho risposto? Che è come dare degli italiani agli italiani!». Certo è che, al di là del cartello, poi rimosso, in rete circolano anche commenti al gesto del parroco, come questo: “Quindi va bene difendersi da ogni forma di razzismo, ma all’occorrenza la legge deve prendere dei seri provvedimenti nei confronti di alcune culture, come queste, che in determinati ambienti sono pronti a rubare e a fare del male alle nostre genti. Per difendere l’integrità italiana di ‘non razzismo‘, a volte, si lasciano a piede libero tanti cittadini di origine straniera non rispettosi della legge e non deve essere così… immigrato, straniero o compaesano deve essere trattato allo stesso modo dalla giustizia, senza sconti o qualsivoglia tolleranza!” (www.news-24h.it, Milano, davanti all’oratorio: ‘Gli zingari non possono entrare’, 1/7/2012).