Oggi, 20 giugno, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato (noi ne abbiamo parlato qui). Qui di seguito il comunicato stampa della Campagna LasciateCIEntrare, che ha deciso di dedicare questa giornata agli accessi nei centri di cosiddetta “accoglienza” al fine di poter verificare le condizioni degli ospiti.
La Campagna LasciateCIEntrare quest’anno dedica la Giornata Mondiale del Rifugiato visitando i CIE, i CARA i CAS presenti in gran parte del territorio nazionale.
Con il supporto dell’FNSI, dell’USIGRAI, dell’Ordine dei Giornalisti, di Art.21 e della Carta di Roma, nonché di numerose associazioni nazionali e locali, abbiamo chiesto di poter entrare in oltre 60 centri per verificare le condizioni di vita di chi vi è ospitato o trattenuto.
Al Ministero dell’Interno e alle diverse Prefetture abbiamo chiesto di poter entrare ufficialmente nei diversi CIE (Roma, Torino, Brindisi, Caltanisetta) nei CARA (Mineo, Castelnuovo di Porto, l’Hub di Milano, la Tendopoli di Bresso, in diversi CAS ed in particolare nei nuovi HOT SPOT di Taranto, Pozzallo e Lampedusa. Ma gli hot spot restano luoghi off limits: l’accesso è stato negato.
In alcuni centri ci è stato chiesto di rinviare l’ingresso, rispetto ad altri, ancora, a poche ore da quanto previsto, non abbiamo ancora avuto ufficiale riscontro.
Continueremo a reiterare le nostre richieste e a rivendicare il diritto della società civile e del mondo dell’informazione di accedere ai centri per verificare il rispetto e la garanzia dei diritti fondamentali delle persone ospitate/detenute.
Agiremo dando trasparente resoconto dei risultati di questa mobilitazione e continuando a cercare di avere accesso alle strutture per cui questo è impedito senza che sussistano ragioni ostative dal punto di vista legislativo.
Per noi la Giornata Mondiale del Rifugiato dura 365 giorni l’anno.