E’ in coma farmacologico il 35enne di origine marocchina che ieri è caduto dal tetto del Cie di Gradisca d’Isonzo. L’uomo, padre di due figli che vivono in Svizzera, è in prognosi riservata.
Solo ieri riportavamo di quanto successo nel Cie friulano: proteste represse con polizia in assetto antisommossa, fumogeni, addirittura l’esercito, come testimoniato da un membro dell’associazione Tenda per la pace e i diritti:“Abbiamo visto uscire un quantitativo enorme e spropositato di soldati. Sì soldati dell’esercito in tenuta antisommossa”.
Gabriella Guido, portavoce della campagna LasciateCIEntrare, sottolinea le responsabilità di una situazione che l’Onorevole Serena Pellegrino, entrata nella struttura pochi giorni dopo la protesta di giovedì scorso, ha definito “totalmente fuori controllo”: “La campagna LasciateCIEntrare chiede che di questa responsabilità se ne assumano il peso la Prefettura, la Questura ed il Ministero degli Interni. Ricordiamo che un’indagine è già in corso per truffa aggravata ai danni dello Stato proprio per il Cie di Gradisca: 13 gli indagati tra i quali l’ente gestore e la viceprefetto”, afferma Guido, proseguendo: “Sono anni che denunciamo la situazione della grave violazione dei diritti umani. Sono due anni che insieme a noi entrano nei Cie parlamentari, avvocati, giornalisti, consiglieri regionali. Dobbiamo forse ammettere che vedere, conoscere la realtà non serve davvero a nulla? Che siamo o forse vogliamo rimanere impotenti oltre che indifferenti a tutto questo?”.
La campagna sta verificando, insieme all’Asgi, le condizioni per la presentazione di Esposti alla Procura
Nel frattempo, è indetto per sabato 17 agosto un corteo a Gradisca, da piazza dell’Unità d’Italia, per chiedere la chiusura immediata del Cie, auspicata anche dal presidente della Commissione diritti umani del Senato Luigi Manconi, che ha chiesto al Vicepremier Alfano di affrontare con urgenza la questione di un luogo dove vigono “condizioni di vita disumane, abusi e violenze”.
Intanto, qualcosa cambia.
La Prefettura ha rilasciato un foglio per la liberazione dell’uomo che ora è in coma. E’ stata sospesa la circolare che dal 2011 vietava l’uso dei telefoni cellulari.
In Italia bisogna rischiare la vita per vedere rispettati i propri diritti e la propria dignità?