La cooperativa Caracol, da anni impegnata nell’accoglienza, denuncia attraverso un post su Facebook numerosi episodi di razzismo nei confronti di migranti da parte degli autisti dell’azienda dei trasporti veneziana AVM/Actv Venezia. Scrivono: “ABBIAMO UN SOGNO! Che i passeggeri che erano sugli autobus in quelle mattine, o in altre occasioni, alzassero la mano e dicessero a voce alta, mettendoci la faccia: io c’ero, quel giorno è andata effettivamente così. Ci aiuterebbero a dimostrare che in questa città c’è ancora chi crede nell’umanità, nella convivenza, nell’antirazzismo. Dimostrerebbero che questa Italia non è solo di chi grida sui social slogan violenti e razzisti alimentando, coprendo e giustificando chi mette in atto comportamenti odiosi e altrettanto razzisti e violenti”.
Pubblichiamo qui di seguito il comunicato postato su Facebook.
Per l’ennesima volta registriamo episodi di razzismo nei confronti dei ragazzi ospiti del nostro Centro di Accoglienza. Episodi odiosi attuati da autisti di mezzi pubblici di linea che decidono arbitrariamente chi far salire sugli autobus e chi no, usando come unica discriminante il colore della pelle delle persone che alla fermata attendono l’autobus.
Questi i fatti:
lunedì 3 settembre, alle ore 6,23 alla fermata “Cantore” di Via Fratelli Bandiera (direzione Venezia), F. segnala all’autista del bus 53E di dover prendere l’autobus. L’autista ferma il mezzo ma apre solo la porta centrale per far scendere altri passeggeri ma non quelle anteriore e/o posteriore per la salita. F., quando si rende conto che le porte per la salita non sarebbero mai state aperte, sale da quella centrale ma viene affrontato dall’autista e costretto a scendere dal mezzo. Nessuna delle persone presenti a bordo ha avuto la forza di prendere le difese del ragazzo…. F. lunedì arriverà in ritardo al lavoro.
Mercoledì 5 settembre, sempre alle 6,23 e sempre alla fermata “Cantore” di Via Fratelli Bandiera (direzione Venezia), K. sta aspettando il bus 53E per recarsi al lavoro a Venezia. Alla fermata ci sono anche 2 donne bianche. L’autista si ferma e apre solo la porta anteriore da dove salgono le due donne. Tiene però chiusa quella posteriore davanti alla quale c’era K. che sarebbe dovuto salire. Ma quel bus partirà senza dare il tempo al ragazzo di raggiungere la porta anteriore. Anche lui ieri è arrivato al lavoro in ritardo.
Questi sono solo gli ultimi due episodi contro i ragazzi ospiti del centro di accoglienza. Ma già in precedenza si erano verificati episodi simili, sia su bus ACTV che su bus di Arriva Veneto diretti a Chioggia: fermate saltate se ad attendere il bus ci sono solo ragazzi neri, controllori che salgono sui bus e controllano prima i ragazzi neri e poi, se c’è tempo gli altri passeggeri…
Superfluo sottolineare che tutti i ragazzi che ci raccontano nei dettagli questi episodi sono regolarmente abbonati.
Chiediamo a ACTV, che può risalire facilmente a quali autisti fossero alla guida di quei mezzi nelle giornate e agli orari indicati, di prendere i giusti provvedimenti nei confronti del proprio personale che mette in atto comportamenti razziali e discriminatori, resi ancor più gravi e odiosi dal fatto che tali personaggi svolgono il loro lavoro in un servizio pubblico.
E chiediamo ai cittadini di non voltarsi dall’altra parte, di reagire a questi vergognosi e vili atti di razzismo.
Da parte nostra saremo ancora più attenti a segnalare ogni altro episodio di razzismo nei confronti di cittadini che devono servirsi di un servizio pubblico.