“Perché negare l’ovvio? Per paura delle parole? Non occorreva attendere la sua recente sortita sui cinesi che mangiano i topi vivi e non si lavano le mani per stabilire che Luca Zaia è un razzista. Sì, né più né meno un razzista, come il suo concittadino trevisano Giancarlo Gentilini che minacciava di sparare agli immigrati al posto dei leprotti; o come il suo ex collega di governo Roberto Calderoli che paragonò una ministra afroitaliana …”. Un articolo di Gad Lerner su Il venerdi di Repubblica.it.