Quanti sono i piccoli – e grandi- segni del tragico declino civile, politico e culturale del nostro Paese? Troppi. E frequenti. E’ un segno il fatto che persone che ricoprono cariche istituzionali insultino in modo becero altre persone solo per il colore della pelle. E’ un segno che giornalisti e politologi scrivano sulle pagine dei maggiori quotidiani nazionali analisi intrise di razzismo e sessismo. E’ un segno che anche alcuni elementi della sinistra facciano propri concetti basati su un’immaginario coloniale, razzista e sessista.
E’ sempre più evidente che “il razzismo, spesso coniugato con misoginia e sessismo, è tuttora parte profonda dell’immaginario, dell’idioma culturale, dell’ideologia, spontanea e non, di buona parte del nostro infelice Paese”. Lo scrive Annamaria Rivera in una importante analisi pubblicata su MicroMega, Il razzismo-sessismo come idioma culturale. Da Calderoli a Sartori, passando per la sinistra.
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