“Siamo costrette a ripetere ciò che mille volte abbiamo scritto, in libri, saggi e articoli (…): cosa sconfortante, che rafforza la tentazione di abbandonare il lavoro intellettuale per darci ad attività più lievi e gratificanti (…). Se idee e concetti ribaditi mille volte non lasciano tracce neppure fra chi crediamo politicamente più affine, occorre prendere atto che vi sono nuclei d’ideologia, d’immaginario e di senso comune che resistono a ogni tentativo di scalfirli col ragionamento”. E’ questo l’incipit dell’articolo pubblicato da Annamaria Rivera sul blog di Micromega. Si tratta di “un’auto-citazione” dell’antropologa stessa da un suo articolo del 22 maggio 2006, che oggi più che mai attuale. “Le ragioni di un tale impasse politico risiedono, certo, nella tendenza alla frammentazione e all’egolatria di gruppo (che si tratti di associazioni o di esigue “reti”); ma anche, mi sembra, nell’insufficiente consapevolezza della gravità della situazione politica presente“, aggiunge più avanti. E conclude con un preciso appello: “Sappiamo bene e lo abbiamo scritto più volte che l’attuale deriva è anche il frutto delle retoriche, delle politiche, dei provvedimenti legislativi realizzati nel corso del tempo anche da governi di centro-sinistra. Oggi, tuttavia, si va compiendo un pericoloso salto all’estremo. Urgente e doveroso sarebbe tentare d’intralciarlo col massimo di mobilitazione possibile“.