A cinque anni dalla Strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013, che ha visto uccise 368 persone mentre cercavano di arrivare sulle coste italiane, la necessità di un confronto aperto sul tema ha condotto all’ideazione dell’evento: “Il Mediterraneo nella guerra alla libertà di movimento“. Al dibattito parteciperanno Nancy Porsia (giornalista), Sandro Metz (armatore “sociale” di Mediterranea), Sandro Mezzadra (Università di Bologna), Enrico Calamai (Mani Rosse Antirazziste – Comitato Nuovi Desaparecidos), accompagnati da parole e immagini da Mediterranea (con i membri equipaggio). L’incontro si terrà il 14 dicembre alle ore 18.30 in Via dei Volsci, 159, a Roma, ed è organizzato dalla Rete Restiamo Umani, Mediterranea Saving Humans e Esc Atelier. Dopo il dibattito, seguirà, alle ore 21, la diffusione di un radio-documentario di Michelangelo Severgnini e Piero Messina, “In fuga dalla Libia“, contenente i messaggi vocali dei migranti-schiavi in Libia, inviati attraverso Whatsapp agli autori, alla ricerca di un sogno che cresce con la loro voce: un esodo dalla Libia, ora, un volo per tornare a casa. Alle ore 22, Concerto di Poor ambassador – band Meticcia – jazz reggae e cena senegalese a cura di Baobab Street Food.
“L’operazione di Mediterranea, sfidando l’azione repressiva messa in campo dal Governo italiano, si è resa testimone della strage silenziosa che si voleva occultare: oggi nel Mediterraneo Centrale muoiono in media otto persone al giorno, così come denunciato dall’azione simbolica della Rete Restiamo Umani dello scorso novembre”, scrivono nel comunicato di lancio gli organizzatori. “Vogliamo partire dal mare per salvarci dal razzismo del decreto sicurezza, dal micro-fascismo quotidiano del senso comune, dalla retorica antidegrado. Per salvare il senso stesso della nostra umanità. Per questo come Rete Restiamo Umani vogliamo costruire un momento di dibattito, mettendo insieme l’esperienza in mare di Mediterranea, la condivisione di conoscenze e competenze necessarie per leggere il presente, per interrogarci su come costruire un legame che strutturi relazioni solide, sostenibili, flessibili e durature al tempo stesso, pronte a resistere al salto di qualità imposto dal governo del cambiamento”.
Durante tutta la serata sarà presente il banchetto di Mediterranea