La Giunta comunale di Azzano Decimo ha approvato all’unanimità, nell’ottobre 2011, la delibera (verbale n. 182) “Definizione delle direttive agli uffici per la disciplina e la regolamentazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ed assistenziali in favore di cittadini extracomunitari e comunitari”.
Con questa delibera, il comune ha introdotto nel Regolamento sull’ordinamento degli uffici e servizi due norme volte a definire i presupposti per il riconoscimento delle prestazioni sociali ed assistenziali per i cittadini stranieri, comunitari e non. In realtà, non si tratta di una novità per il comune di Azzano: la delibera non ha fatto altro che realizzare quanto già preannunciato nell’ottobre 2010, ovvero reintrodurre in una nuova veste nell’ordinamento comunale le disposizioni della precedente ordinanza n. 4/2008 del 23 gennaio 2008, reintegrando le medesime finalità discriminatorie nei confronti dei cittadini di Stati membri dell’UE e di Stati terzi regolarmente soggiornanti nel territorio del Comune, in aperta violazione di norme del diritto nazionale ed europeo.
Già in occasione dell’ordinanza approvata nel 2008, l’Asgi aveva inviato un esposto alla Commissione europea rilevando l’evidente carattere discriminatorio dell’ordinanza, rispetto ai principi di parità di trattamento, non discriminazione e libertà di circolazione di cui al diritto dell’Unione europea.
A seguito, poi, di ulteriori solleciti da parte della Commissione europea e dell’espressa richiesta del Presidente della Regione FVG, il Sindaco facente funzioni del Comune di Azzano Decimo ha finalmente revocato l’ordinanza n. 4/2008 (con l’ordinanza n. 22/2010 dd. 21.10.2010).
Ora, la “nuova” delibera approvata esclude ancora una volta dal sistema comunale dei servizi sociali e dalle relative prestazioni i cittadini stranieri che non possiedono il permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti e anche quelli che, pur possedendolo, non dispongono di un reddito minimo pari almeno all’importo dell’assegno sociale. Analogo trattamento viene previsto per i cittadini di Stati membri dell’Unione europea, i rifugiati politici e i titolari di protezione internazionale.
Nel novembre 2011, l’Asgi ha chiesto alla Commissione europea di riaprire urgentemente la procedura di infrazione a suo tempo avviata nei confronti delle autorità italiane per violazione del diritto UE da parte delle autorità comunali di Azzano Decimo. Oggi, anche l’Unar, con un parere redatto dal magistrato dott. Rosita D’Angiolella, chiede alla Giunta comunale di Azzano Decimo di rivedere la delibera razzista.