Già da diversi mesi, l’Associazione Aps Lunacometa di Foggia denuncia numerose aggressioni e intimidazioni razziste subite da alcuni ospiti del progetto Sprar, denominato “Cittàccoglienza”, presso il comune di Cerignola. Nel dicembre 2014, tre gli episodi di violenza. L’ultimo segnalato, ai danni di due cittadini pakistani, di 18 e 24 anni, che stavano passeggiando nel centro della città, quando un gruppo di 7 giovani, tra i 16 e i 20 anni, li hanno circondati, malmenati rubando loro 100 euro.
Ieri, con un nota (davvero passata sotto il silenzio generale della cronaca tanto locale, quanto nazionale), Lunacometa denuncia altri due atti razzisti, in meno di una settimana, sempre a Cerignola. Un fatto è avvenuto il 23 maggio scorso, quando alcuni ragazzi di origine africana e asiatica, che alloggiano in due appartamenti di una stessa palazzina in via Quintino Sella, a Cerignola, sono stati colpiti da dei pallini di piombo, verosimilmente sparati da un’arma ad aria compressa rivolta verso le loro finestre. L’intervento dei Carabinieri ha permesso di identificare i tre colpevoli, il più grande dei quali dodicenne. “L’Associazione- si legge nella nota- ha cercato di mostrarsi comprensiva verso quella che, si spera, possa essere stata una ragazzata. Ciò nonostante, non si è capito dove i tre bambini si siano procurati quei pallini, che non avrebbero dovuto e potuto possedere, e ci si domanda se non fosse il caso di effettuare indagini più approfondite in proposito. Ci domandiamo anche come sia possibile che tre bambini “giochino” sparando nelle case delle persone, rischiando peraltro di far male a qualcuno”.
Il secondo atto, invece, si è consumato nella notte fra il 30 e il 31 maggio, quando ignoti hanno lanciato una bottiglia di vetro contro le finestre di una delle camere da letto della stessa abitazione già presa di mira. La bottiglia ha rotto i vetri della finestra e si è frantumata a sua volta in mille taglienti pezzi. Un’azione, anch’essa, che ha rischiato di provocare seri danni agli ospiti dell’appartamento.
“Come Associazione- conclude la nota- siamo stanchi di questa situazione. Siamo stanchi di quelle che ci sembrano gravi forme di razzismo (non dimentichiamo le aggressioni fisiche nonché i furti che gli ospiti del progetto hanno subito più volte in passato), a cui fanno buona compagnia ignoranza e violenza. Si tratta di comportamenti socialmente e umanamente inaccettabili che la cittadinanza cerignolana ha il dovere di stigmatizzare e combattere, per non essere associata a questi atti ignominiosi”.
Apprezziamo molto il coraggio mostrato dall’associazione Lunacometa nel denunciare questi atti gravi di violenza e discriminazione razzista, che varrebbe la pena di far conoscere affinché tutti sappiano. Spesso accade, soprattutto a Sud, che accadimenti come questi non vengano neanche segnalati alle autorità competenti.
Che possa essere d’esempio e d’incoraggiamento per altre realtà come questa.