Non si fermano gli attacchi al neoministro per l’integrazione e la cooperazione Kyenge.
Il Presidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, riferendosi allo stupro di una donna austriaca compiuto da due cittadini ghanesi, ha dichiarato: “Vorrei fare un invito al nuovo ministro dell’Integrazione Kyenge a venire a Vicenza e rendere visita alla vittima, con il coraggio di affrontare i problemi per quello che sono e per ribadire a tutti che non ci può essere integrazione senza legalità”.
“Colgo l’occasione – ha proseguito Zaia – per ricordare a tutti che il Veneto è la prima Regione d’Italia per immigrazione legale. Chi viene legalmente e lavora qui è il benvenuto, ma tutti devono rispettare la legge e chi delinque deve essere espulso”.
Immediata la risposta del Pd. “Per quali ragioni il ministro Kyenge dovrebbe sentirsi responsabile dello stupro di una cittadina austriaca da parte di alcuni cittadini extracomunitari? Zaia la smetta di alimentare il razzismo e la xenofobia con queste stupide associazioni di idee”, ha affermato la deputata del Pd Margherita Miotto.
Come afferma Zaia, occorre affrontare i problemi per quello che sono. Per questo, sarebbe importante affrontare il problema della violenza di genere, che non conosce confini e cittadinanza. Un segnale potrebbe essere quello di fare visita alle vittime di violenza, a prescindere dalla nazionalità dell’aggressore, piuttosto che portarle alla ribalta delle cronache per scopi politici.