Ci ha provato, nel 2014, l’amministrazione comunale di Bolgare (Bg), poi condannata dal tribunale. A quasi un anno di distanza, tale sentenza non è sufficiente a far desistere altri quattro comuni leghisti tra Bergamo e Brescia, dall’innalzare il costo dell’idoneità alloggiativa, il documento obbligatorio per gli immigrati che vogliono avere un permesso di soggiorno.
L’Asgi scrive una lettera ai sindaci. E intanto, in Parlamento, si chiede di mettere un tetto alla tassa, approvando un ordine del giorno che impegna il Governo ad elaborare “criteri certi e univoci per la determinazione dell’importo delle tasse relative al rilascio dell’attestazione”.
Qui di seguito il comunicato dell’Asgi, con il link della lettera ai sindaci.
Idoneità alloggiativa: è discriminatoria se il certificato ha un costo troppo elevato
Dopo la causa vinta contro il Comune di Bolgare (il Tribunale di Bergamo – con ordinanza 6.08.2014 passata in giudicato – aveva ritenuto discriminatoria la delibera comunale che aumentava a 500,00 euro il costo del certificato e condannato il comune a rimuoverla, ripristinando il costo precedente e restituendo la differenza a tutti i cittadini che intanto avevano dovuto pagare), altri 3 Comuni della provincia di Bergamo ed uno della provincia di Brescia, tutti guidati da giunte della Lega Nord, hanno adottato delibere comunali che aumentano l’importo del tributo (Telgate: € 325,00; Albino: € 160,00; Seriate: € 220,00; Pontoglio: € 425,00).
Tali delibere non risultano affatto giustificate da una effettiva corrispondenza con la prestazione erogata, come ben risulta dal fatto che l’importo richiesto è enormemente superiore alla media di quanto viene richiesto negli altri Comuni italiani, ovvero € 30,00 – 50,00. Sollecitata anche da cittadini stranieri e associazioni del territorio che da mesi protestano contro l’aumento, ASGI ha inviato una lettera ai Comuni di Seriate, Albino, Telgate e Pontoglio invitandoli a ripristinare gli importi precedenti.
Nel frattempo, peraltro, ad una interrogazione parlamentare (4/05358), cui ha fatto seguito un intervento della Prefettura di Bergamo su sollecitazione del Ministero dell’Interno, è seguita un’ulteriore interrogazione parlamentare sulle nuove delibere (4/08727, attualmente in attesa di risposta) ed è stato infine recentemente approvato un ordine del giorno che impegna il Governo ad elaborare “criteri certi e univoci per la determinazione dell’importo delle tasse relative al rilascio dell’attestazione di idoneità alloggiativa” con la fissazione di una “soglia massima da stabilirsi eventualmente a cura del Governo medesimo”, anche in ragione della necessità di garantire il rispetto della Direttiva 2003/86/CE sul diritto all’unità familiare.
ASGI continuerà a monitorare la situazione, attivandosi a breve anche in sede giudiziaria ove non dovessero esserci adeguati cambiamenti.