E’ diffusa l’opinione comune che per l’accoglienza dei migranti si spenda troppo. Ma è davvero così? E cosa si intende quando si parla di spesa per l’accoglienza?
Le risorse destinate alle politiche finalizzate all’accoglienza e all’inclusione sociale dei cittadini stranieri comprendono gli interventi pubblici destinati a supportare la prima accoglienza dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati e le iniziative finalizzate a favorirne l’inserimento abitativo, scolastico, economico e sociale. Tra queste, vi rientrano le attività di assistenza legale e sociale, di insegnamento della lingua italiana, di orientamento al lavoro, di formazione professionale, oltre ai progetti rivolti in modo specifico ai minori e ai giovani “figli dell’immigrazione”, le azioni utili a rafforzare gli uffici pubblici che operano in questo ambito, le attività di mediazione culturale e interculturale e gli interventi di sostegno all’autorganizzazione dei migranti.
Quali sono le risorse che finanziano questo tipo di interventi?
Le principali fonti di finanziamento che supportano queste attività sono:
– i fondi gestiti dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche sociali del Ministero del Lavoro
– il Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi Terzi (FEI) 2007-2013
– i fondi che finanziano il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR)
– il Fondo Europeo per l’asilo (FER) 2008-2013
– le risorse messe a disposizione dal PON “Sicurezza Sud 2007-2013 per la promozione di progetti di inclusione sociale dei migranti.
A questi si aggiungono, per il periodo 2011-2012, gli stanziamenti predisposti per la cosiddetta “Emergenza Nord-Africa”, dichiarata il 12 febbraio 2011 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in seguito alla ripresa (dopo circa due anni di sbarramento delle rotte del mare, conseguenza degli accordi italo-libici) degli arrivi di cittadini migranti provenienti dai paesi coinvolti dalle cosiddette “primavere arabe”.
La tabella qui di seguito riporta l’ammontare di fondi pubblici stanziati negli ultimi anni per le politiche di accoglienza e inclusione sociale: per ogni risorsa viene esplicitata la fonte e lo stanziamento medio desumibile per un singolo anno.
In totale, tra il 2005 e il 2012 le risorse pubbliche destinate alle politiche di accoglienza ed inclusione sociale dei cittadini stranieri sono state pari a 2 miliardi e 313mila euro: per la sola gestione dell’emergenza Nord-Africa, però, sono stati stanziati 1 miliardo e 521mila euro. Detraendo questi stanziamenti “straordinari”, l’ammontare delle risorse “ordinarie” destinate alle politiche di accoglienza e inclusione sociale scende a 791 milioni e 708mila euro, con una media annuale pari a 123 milioni e 871mila euro.
Il sistema di accoglienza ordinario incide dunque in modo molto limitato sul complesso della spesa pubblica nel nostro paese. Facendo un rapporto tra quanto viene speso annualmente per le politiche di accoglienza e inclusione sociale e gli ultimi dati ISTAT disponibili sulla spesa pubblica al netto degli interessi per l’anno 2011, che è pari a 719 miliardi e 746 milioni, si ottiene un valore pari allo 0,017%. E’ questa la percentuale della spesa pubblica destinata all’accoglienza e all’inclusione dei cittadini di origine straniera.
Le politiche di accoglienza, di inclusione sociale dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati sono evidentemente lasciate in secondo piano nell’agenda politica nazionale.
Per maggiori dettagli:
http://www.lunaria.org/wp-content/uploads/2013/11/i_diritti_non_sono_un_costo-tot..pdf