I diritti non sono un “costo” è uno slogan provocatorio.
Lo abbiamo scelto per la realizzazione di attività di ricerca, di informazione e di sensibilizzazione culturale finalizzate ad approfondire la conoscenza del reale impatto sociale ed economico della presenza dei cittadini stranieri e delle minoranze rom nel nostro paese.
La garanzia dei diritti umani (civili, politici e sociali) fondamentali comporta sicuramente dei “costi” per lo Stato. Ma i diritti non sono merce o non dovrebbero esserlo anche quando si tratta di garantirli alle persone straniere. In una società che scelga come priorità quella di assicurare condizioni di vita dignitose alle persone, questi costi sono (o dovrebbero essere) indiscutibili e non negoziabili.
L’ossessione per il contenimento della spesa pubblica induce tutti a considerare con maggiore attenzione il tema della speding review. E’ allora utile approfondire l’analisi delle politiche connesse al governo delle politiche migratorie e di inclusione sociale dei cittadini stranieri provenienti da paesi terzi per ricondurre nelle giuste direttrici un dibattito pubblico che sino ad oggi è stato condizionato dalle strategie politico-elettorali più che dall’analisi accurata dei dati disponibili.
Le politiche di austerità stanno colpendo duramente i cittadini europei più fragili, soprattutto nei paesi dell’Europa Meridionale; crescono le diseguaglianze di reddito e il taglio della spesa pubblica imposto dalle istituzioni comunitarie ha individuato nelle politiche sociali uno dei suoi bersagli principali. In tale contesto il rigurgito di razzismo rischia di travolgere l’Europa anche grazie alla propaganda strumentale di quei movimenti e di quelle forze politiche che tentano di fondare sul nazionalismo, sull’incitamento all’odio e alle discriminazioni il proprio consenso elettorale. Si tratta di un rigurgito che va contrastato in tutte le forme e con tutti gli strumenti disponibili.
Sono raccolti in questa pagina i risultati di più di un anno e mezzo di lavoro: i rapporti di ricerca sulla spesa pubblica, il video e l’appello utilizzati per condurre una campagna di sensibilizzazione contro il razzismo e per la garanzia dei diritti di cittadinanza e dieci schede sintetiche nelle quali cerchiamo di decostruire alcuni dei luoghi comuni più diffusi con riferimento ai migranti e alle minoranze presenti nel nostro paese.
Dossier
- Costi disumani
- Segregare Costa
- I diritti non sono un costo
Dossier completo
Sintesi
Ihhuman cost – summary
Dossier completo
Sintesi
Segregation at price – summary
Miti da sfatare
- Sbarchi: siamo di fronte a un’invasione?
- I cittadini stranieri sono “troppi”?
- L’Italia “lascia entrare tutti”?
- I CIE “sono necessari”?
- Rifiutare costa
- I cittadini stranieri “non pagano le tasse”?
- La popolazione straniera “costa troppo” al nostro sistema di welfare?
- “Spendiamo troppo” per accogliere gli immigrati?
- La gestione emergenziale danneggia la finanza pubblica
- Segregare i rom è la scelta migliore?
Il video della campagna
Il video “I diritti non sono un costo” è stato realizzato da Elia Fofi e Gianandrea Caruso per conto delle associazioni Gli asini e Lunaria. Le voci di Anna Bravo, Ascanio Celestini, Gad Lerner, Alina Marazzi e Marino Sinibaldi intervengono a sostegno di una campagna di sensibilizzazione contro il razzismo e per la garanzia dei diritti di cittadinanza.