Indipendentemente da dove sono nati: dovrebbe essere scontato ma così non è. Quindi accade che a Borgomanero la carenza di risorse venga addotta dalla dirigente scolastica della direzione didattica per giustificare la disparità di trattamento introdotta con una delibera del 15 febbraio 2012 che ha definito i criteri per la stesura delle graduatorie per l’iscrizione dei bambini alle scuole materne. La delibera ha infatti individuato alcuni “criteri di precedenza” tra i quali il possesso della cittadinanza italiana. La segnalazione è stata inviata all’Asgi da parte di un gruppo di genitori di Borgomanero insieme a copia della lettera di risposta da parte della dirigente secondo la quale l’applicazione del criterio di preferenza sarebbe una prassi consolidata “utilizzata anche negli anni scorsi, nel momento in cui il numero degli iscritti era superiore alla possibilità di accoglienza”.
Se è una prassi consolidata è comunque discriminatoria e giustamente l’Asgi ha chiesto direzione didattica con un proprio parere, inviato anche all’Unar, di revocare la delibera evidenziando che il criterio di preferenza della cittadinanza italiana per l’ammissione alle scuole per l’infanzia determina una illegittima discriminazione diretta proprio quando è in gioco la garanzia di un diritto umano fondamentale, quello all’educazione.