In Grecia i rifugiati ed i migranti hanno timore di uscire dalle proprie abitazioni a causa della crescente ondata di violenza xenofoba che sta investendo il Paese. E’ la denuncia lanciata dall’organizzazione umanitaria Human Rights Watch nel rapporto “Hate on the Streets: Xenophobic Violence in Greece,”, che mette sotto accusa la polizia e la magistratura, colpevoli di ”non rispondere con efficacia alla situazione” e di lasciare spesso ”impuniti” gli autori degli abusi. Nonostante Hrw rilevi che ci sono degli schemi precisi nel ripetersi delle violenze e le prove che esse sono visibilmente in aumento, la polizia non è riuscita a reagire efficacemente per proteggere le vittime e assicurare alla giustizia i colpevoli. Human Rights Watch ha intervistato 59 persone che hanno subito o sono sfuggite ad incidenti xenofobi, comprese 51 aggressioni gravi tra agosto 2009 e maggio 2012. Tra le vittime di aggressioni gravi vi sono immigrati e richiedenti asilo di nove nazionalità e due donne incinte. La maggior parte delle aggressioni ha luogo di notte, nelle strade. Gli aggressori si muovono in gruppo e sono spesso vestiti con abiti scuri e con i visi coperti da sciarpe o caschi. Aggressioni a mani nude non sono inusuali, ma gli aggressori spesso brandiscono mazze o bottiglie di birra come armi. La maggior parte delle aggressioni sono accompagnate da insulti ed esortazioni a lasciare la Grecia e in alcuni casi gli aggressori rapinano le vittime. I media hanno riferito di almeno sette aggressioni gravi ad Atene e nell’isola di Creta nel solo mese di maggio. Ma Hrw riscontra che vi è una quantità taciuta di aggressioni che non arriva mai a far notizia. Il dossier, di circa 100 pagine, si rivolge alle autorità di Atene che ad oggi ”non hanno ancora sviluppato una strategia politica volta a prevenire tali violenze”. E si rivolge all’Unione Europea che dovrebbe analizzare da vicino il fenomeno della violenza xenofoba in Grecia ed offrire assistenza concreta alle autorità greche. Le statistiche governative su reati d’odio sono completamente inaffidabili, prosegue Human Rights Watch. Nell’intero Paese, il governo greco ha riferito di appena due casi di reati d’odio nel 2009 e solo uno nel 2008. “Le aggressioni a immigrati e richiedenti asilo vogliono mandare un messaggio: qui non siete voluti, andatevene” conclude Hrw. “Per fermare la violenza, lo stato deve mandare un messaggio altrettanto potente: non c’è posto per violenza xenofoba in una società democratica, e verrete puniti.”