Nel corso di una conferenza stampa congiunta, i ministri per la Protezione del Cittadino, Michalis Chrisochoidis, e della Sanità, Andreas Loverdos, hanno annunciato l’entrata in vigore di una circolare secondo la quale tutti gli immigrati che lavorano in Grecia dovranno obbligatoriamente essere muniti di un certificato sanitario che ne attesti le buone condizioni di salute. I due ministri hanno sottolineato che questa misura si è resa necessaria a seguito di un recente rapporto del Centro di Controllo per la Prevenzione delle Malattie (Keelpno), nel quale si sostiene che dal giugno scorso fino ad oggi, molte delle malattie sradicate da tempo in Grecia sono ricomparse, mentre Aids ed epatite hanno provocato numerose vittime fra la popolazione immigrata per effetto dell’uso di sostanze stupefacenti e della prostituzione. Lo stesso Keelpno, in virtù dell’operatività della suddetta circolare, sarà tenuto a effettuare controlli speciali sugli immigrati “per constatare se qualcuno è portatore di una malattia infettiva”. In caso positivo, il “malato” verrà accompagnato in uno dei centri che saranno creati appositamente negli ospedali. I due ministri hanno inoltre dichiarato che “il problema dell’immigrazione illegale è una bomba ad orologeria per la sanità pubblica pronta ad esplodere”.