“In GRECIA il nuovo Governo di Alexis Tsipras chiude il CIE di Amygdaleza”. Lo annuncia la campagna LasciateCIEntrare, esprimendo soddisfazione per la decisione del neo premier greco, che dovrebbe precederne altre: il nuovo governo ellenico ha infatti annunciato la chiusura di tutti i Cie e “l’immediata liberazione di tutti gli uomini, le donne ed i bambini detenuti, così come la revisione sostanziale delle leggi sull’immigrazione”. La campagna LasciateCIEntrare definisce la decisione del governo greco “coraggiosa e al tempo stesso attesa, considerata dovuta”, e auspica “l’avvio da parte degli stati membri e dell’unione europea di un percorso sostanziale di cambiamento e di approccio verso i flussi migratori, verso l’accoglienza e la regolarizzazione dei migranti, contemplando ove fosse necessario le alternative già esistenti alla detenzione amministrativa”.
Pubblichiamo di seguito il comunicato della campagna LasciateCIEntrare:
In GRECIA il nuovo Governo di Alexis Tsipras chiude il CIE di Amygdaleza
LasciateCIEntrare chiede la chiusura di tutti i centri in Italia ed in Europa
La campagna LasciateCIEntrare / MAI PIU’ CIE esprime soddisfazione profonda per la notizia della decisione del neo premier Alexis Tsipras di chiudere il centro di identificazione ed espulsione di Amygdaleza.
Questo centro, come molti altri in Europa, era un vero e proprio “lager di stato”, dove non sono mancati gli episodi di maltrattamenti ai danni dei migranti trattenuti, uomini e donne privati della libertà personale, che anzichè essere garantita secondo le nostre costituzioni e trattati internazionali, viene negata e massacrata.
Tra le misure adottate dal nuovo governo ellenico anche quella che riguarda tutti gli altri centri che dovranno essere immediatamente “svuotati” con l’immediata liberazione di tutti gli uomini, le donne ed i bambini detenuti, cosi’ come la revisione sostanziale delle leggi sull’immigrazione.
Ci auguriamo che questa decisione coraggiosa e al tempo stesso attesa e considerata dovuta da parte di quanti da anni denunciano le violazioni dei diritti umani, segni l’avvio da parte degli stati membri e dell’unione europea di un percorso sostanziale di cambiamento e di approccio verso i flussi migratori, verso l’accoglienza e la regolarizzazione dei migranti, contemplando ove fosse necessario le alternative già esistenti alla detenzione amministrativa.
Con questa storica decisione viene quindi sottolineata la difesa ed il diritto della libertà degli esseri umani di poter migrare in paesi diversi da quello di nascita, e di non essere per questo “perseguiti”. Di essere uomini e donne con pari dignità e diritti dei cittadini dell’unione europea, paesi con costituzioni e governi democratici.
Lo stato delle democrazie si fonda sulla garanzia dei diritti fondamentali di tutti, indistintamente, e la chiusura dei CIE deve diventare il primo obiettivo della nostra politica. Senza se e senza ma.
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#MAIPIUCIE