Un anno fa scrivevamo della grave aggressione armata compiuta dai sorveglianti di un’azienda agricola nell’area di Manolada a danno di alcuni lavoratori dipendenti, migranti occupati nella raccolta delle fragole. Alla protesta dei lavoratori, sfruttati e senza stipendio da mesi, i titolari, per mezzo dei sorveglianti, avevano risposto a fucilate, ferendo 28 persone.
A un anno dal gravissimo episodio, non è iniziato alcun processo. Non solo: uno dei migranti presenti all’agguato è stato espulso, e altri tre sono stati arrestati e detenuti in un Cie.
La denuncia arriva dal KEERFA, il Movimento Uniti Contro il Razzismo e la Minaccia Fascista: “La settimana scorsa è stato espatriato in Bangladesh un lavoratore dei campi di fragole di Manolada – denunciano i membri del movimento – Era tra le decine di lavoratori che non erano stati pagati dalla Società Vanghelatos”.
L’ex lavoratore sarebbe stato arrestato durante un’operazione della polizia greca: nonostante gli interventi del Keerfa e di altri associazioni, le autorità hanno proceduto alla sua espulsione.
Il giorno dopo l’aggressione, il ministro degli Interni Nikos Dendias dichiarava che “nessuna delle vittime è detenuta o corre il rischio di essere espulsa”.
Il Keerfa denuncia però una situazione diversa, in cui “le vittime di questo inaudito attacco sono state divise in due categorie. Della prima fanno parte coloro che sono stati feriti dalle pallottole. Della seconda, tutti coloro che erano presenti, ma che sono stati molto fortunati a non essere colpiti”.
Il trattamento che il governo greco sta riservando alle persone che si sono ribellate al proprio sfruttamento, e che per questo hanno subito un attacco gravissimo, è in effetti estremamente differente: “I 35 lavoratori della prima categoria hanno ottenuto il permesso di soggiorno per motivi di interesse pubblico, ma gli altri 119 non hanno ottenuto assolutamente nulla”, afferma il Keerfa.
Queste persone sono state così messe in una condizione di estrema vulnerabilità, con il rischio concreto di espulsione: rischio che si è materializzato per uno degli ex lavoratori, mentre tre sono detenuti in un Cie.
Rigraziamo atenecalling.org per la segnalazione.