“Dovremmo fare i kamikaze giapponesi livello 2 guerra mondiale!!! Prima del gesto estremo, ucciderne almeno 20 di loro!”. Questo quanto scritto su Facebook da Francesco Bellentani, segretario leghista di Nonantola, in provincia di Modena, commentando l’entrata in parlamento di Khalid Chouki e Cecile Kyenge, deputati Pd di origine straniera. Gli ha fatto eco Francesco Aresi, militante del Carroccio: “Basta far fuori loro perché poi ammazzarsi non vale la pena”.
Commenti decisamente aggressivi, denunciati via Twitter dal neosenatore Pd Stefano Vaccari, e segnalati dal blogger Daniele Sensi sul sito de L’Espresso.
Immediate le reazioni del Pd: “Il governatore lombardo Roberto Maroni intervenga e condanni le vergognose espressioni razziste e violente che attaccavano la presenza in parlamento di due nuovi deputati del Pd, e Khalid Chaouk, la cui colpa, agli occhi degli imbarazzanti militanti leghisti, è quella di avere un colore della pelle non propriamente padano”, ha affermato il deputato Emanuele Fiano.
La stessa Lega Nord ha preso le distanze: “La Lega Nord è un movimento democratico che parte dal basso, dalla volontà del Paese, quindi degli elettori. Per questo la Lega si dissocia in pieno dai commenti lesivi della dignità dei neoeletti parlamentari Pd mossi a titolo personale da un esponente del Carroccio”, si legge nella nota del segretario provinciale modenese, Riad Ghelfi.
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi: esprimendo solidarietà ai neodeputati del Pd, si è detto stupito che “militanti di un partito che governa tre fra le più avanzate regioni d’Italia possano lasciarsi andare a commenti così violenti contro l’elezione in Parlamento di due rappresentanti della nuova Italia per via dell’origine africana. Ritengo che questi gesti vadano immediatamente stigmatizzati e condannati da parte di tutti, a cominciare dai dirigenti di quel partito, se non si vuole che la situazione, già difficile a causa della crisi economica e dell’incertezza politica, diventi insostenibile”.