“La proposta italiana di inasprire le norme sull’immigrazione avrà un grave impatto sulla vita dei migranti“, si legge in una nota diffusa ieri da parte di un gruppo di esperti per i diritti umani delle Nazioni Unite. La nota esprime grave preoccupazione e sollecita il governo italiano a cambiare rotta.
Secondo gli esperti ONU “L’abolizione dello status di protezione umanitaria, l’esclusione dei richiedenti asilo dall’accesso ai centri di accoglienza incentrati sull’inclusione sociale (gli Sprar, ndr) e il prolungamento della detenzione nei centri per il rimpatrio e negli hotspot minano alla base i principi internazionali dei diritti umani e condurranno certamente a violazioni delle leggi internazionali sui diritti umani”. Inoltre, la limitazione della capacità da parte dei migranti di regolarizzare la loro permanenza in Italia “aumenterà la loro vulnerabilità agli attacchi e allo sfruttamento”. Saranno maggiormente a rischio per i trafficanti e altri gruppi criminali e molti non “avranno mezzi per soddisfare i loro bisogni di base con mezzi leciti“.
Gli esperti delle Nazioni Unite sottolineano anche che “il Decreto arriva mentre l’Italia si confronta con un clima di odio e discriminazione, sia nei confronti dei migranti che di altre minoranze e contro la società civile e i privati che difendono i diritti dei migranti”. “Siamo anche preoccupati – aggiungono – per le continue campagne diffamatorie contro le organizzazioni della società civile impegnate in operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo, così come per la criminalizzazione del lavoro dei difensori dei diritti dei migranti”. “Saving lives is not a crime. Protecting human dignity is not a crime. Acts of solidarity and humanity should not be prosecuted”, condannando esplicitamente la campagna di criminalizzazione della solidarietà in corso da tempo nel nostro paese.
Altrettanto esplicita è denuncia di un’escalation della retorica razzista e xenofoba che ha attraversato il discorso pubblico durante la campagna elettorale e la nota sollecita il governo italiano a combattere l’incitamento all’odio e alla discriminazione, al razzismo e alla xenofobia, riportando alcuni dati sui discorsi e le violenze razziste documentati a cavallo della campagna elettorale. I dati coincidono con quelli che Lunaria, tramite Cronache di ordinario razzismo, ha reso noti nel dossier “Il ritorno della razza“ pubblicato a giugno. “Gli autori di reati di odio devono essere perseguiti e deve essere assicurata giustizia alle vittime. Le autorità italiane dovrebbero implementare il quadro giuridico nazionale e fornire risposte adeguate ai reati di odio e all’hate speech“, concludono gli esperti e auspicano una rapida risposta da parte del Governo italiano.
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