Dopo la discussione avvenuta solo pochi giorni fa, la Camera ha oggi approvato l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. 287 i voti favorevoli, 72 i contrari.
La proposta di legge approvata (Atto Camera n. 1803), che come primi firmatari ha i deputati Pd Paolo Beni, Khalid Chaouki ed Ermete Realacci, istituisce il 3 ottobre come Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, “in ricordo del naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, in cui morirono 366 migranti” come si legge nel testo.
La proposta è stata presentata il 13 novembre 2013, ma l’esame del provvedimento da parte della Commissione Affari costituzionali di Montecitorio è iniziato il 24 settembre 2014.
Il senso della proposta è stato così sintetizzato durante la discussione dal relatore Luigi Famiglietti (Pd): “l’istituzione di questa Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione intende contribuire alla diffusione di un più forte senso di solidarietà civile, del rispetto della dignità umana, della consapevolezza del valore della vita di ogni essere umano e del valore dell’accoglienza, affinché tragedie come queste non si ripetano”. La giornata dovrebbe qualificarsi, secondo il deputato Pd Chaouki, come “un momento di riflessione nazionale, un momento pedagogico, [..] e un sussulto di rinnovata civiltà”, sollecitato dal Comitato 3 ottobre, promotore della raccolta firme che ha portato poi al deposito e alla calendarizzazione della stessa proposta di legge.
Di diverso avviso era apparso durante la discussione il gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente, nelle parole del deputato Rocco Palese, secondo il quale “l’istituzione della «Giornata della memoria delle vittime dell’immigrazione» è solo uno specchietto per le allodole mascherato da buonismo, che nasconde l’incapacità di questo Governo di agire a livello nazionale e, soprattutto, a livello europeo, per mettere in campo una politica dell’immigrazione e dell’accoglienza in grado di superare questo tipo di tragedie e di contrastare efficacemente la clandestinità, l’illegalità e i trafficanti di morte”. Il deputato del PdL ha colto l’occasione di riproporre critiche e perplessità rispetto all’operazione Mare Nostrum, avviata dall’allora governo Letta proprio a seguito della strage del 3 ottobre 2013: l’operazione, definita dal deputato Pd Chaouki “medaglia al petto del nostro Paese nella storia del Mediterraneo”, secondo Palese “ha reso il nostro Paese l’anello debole dell’Europa a vantaggio della clandestinità e dei trafficanti di morte”. Tutto ciò nonostante il Ministro degli Esteri abbia sottolineato che “non era Mare Nostrum ad attirare i migranti, bensì il dramma delle aree di crisi”, ricordando che “dal 1° gennaio a metà febbraio sono infatti arrivate, nel nostro Paese, 5.302 persone, mentre nello stesso periodo dello scorso anno gli sbarchi erano stati 3.338”.
Dopo l’odierna approvazione, il provvedimento passa ora all’esame del Senato.