102 persone ferite, tra i quali 7 bambini.
Sono le vittime delle 609 aggressioni che nel primo semestre di quest’anno hanno colpito richiedenti asilo e rifugiati in Germania. Sono i dati diffusi, secondo il Neue Osnabrücker Zeitung, dal Ministro dell’Interno tedesco in risposta ad un’interrogazione presentata dal gruppo parlamentare La Sinistra. Insulti, minacce, attacchi incendiari e violenze gravi di matrice razzista hanno scelto come bersaglio, oltre ai rifugiati, anche 42 organizzazioni umanitarie e 60 centri di accoglienza.
Secondo il ministro, in molti casi i reati sono riconducibili a motivazioni politiche di destra. In effetti, un quarto dei reati documentati (160 attacchi) è avvenuto in Brandeburgo, dove l’1 settembre il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) ha ottenuto il 27,5% dei voti.
Secondo Ulla Jelpke, portavoce nazionale del Partito di Sinistra nel Bundestag, i rifugiati sono esposti in Germania a minacce e attacchi quotidiani. Jelpke ha dunque ricordato che “Lo stato ha un dovere di protezione per queste persone”.
Da parte sua il Ministro dell’Interno ha dichiarato che “Tutti, anche i politici hanno una comune responsabilità, quella di esprimersi contro un accordo silenzioso o la semplice accettazione di tali attacchi da parte della minoranza nella nostra società.”
Dichiarazioni di impegno e prese di posizione che ci auguriamo siano fatte proprie anche da parte del nuovo Governo italiano appena insediato.