“Entro agosto 2016, le istituzioni Europee vogliono sostituire Frontex con una nuova agenzia di guardia costiera e di guardia di frontiera che danneggerà ancora di più i migranti in transito. Questo nuovo mandato rafforza le inquietudini denunciate dalla campagna FRONTEXIT dalla sua creazione”: così la campagna internazionale Frontexit, condotta da 21 associazioni, ricercatori, singoli cittadini provenienti da diversi paesi a nord e sud del Mediterraneo (Belgio, Camerun, Francia, Italia, Mali, Marocco, Mauritania, le organizzazioni internazionali, reti regionali), esprime profonda preoccupazione per il rafforzamento dell’agenzia europea per il controllo delle frontiere, sollecitata dall’Unione Europea.
Pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa di Frontexit.
Comunicato stampa Frontexit – 27 Aprile 2016
Entro agosto 2016, le istituzioni Europee vogliono sostituire Frontex con una nuova agenzia di guardia costiera e di guardia di frontiera che danneggerà ancora di più i migranti in transito. Questo nuovo mandato rafforza le inquietudini denunciate dalla campagna FRONTEXIT dalla sua creazione: dissuadere, controllare e allontanare uomini, donne e bambini considerati come “indesiderabili”, quando invece esercitano il loro diritto di lasciare qualsiasi paese e il loro diritto di richiedere asilo politico. A quasi un anno esatto dalla terribile tragedia del 18 aprile 2015, che ha causato la morte di circa 800 migranti e suscitato turbamento da parte di tanti cittadini e politici europei, almeno 500 persone proveniente dal Corno d’Africa sarebbero nuovamente naufragate in mare il 12 aprile 2016. Quest’ennesimo dramma è insopportabile e poteva essere evitato. Questo dimostra, se fosse ancora necessario, che l’Unione Europea (UE) non ha la volontà d’evitare i morti in mare. Spiegamento della forza navale EUNAVFOR MED al largo della Libia nel giugno 2015, e creazione di questa nuova agenzia per meglio “difendere lo spazio Schengen” nel 2016: non è certo la protezione delle vite umane che guida i politici ma piuttosto, in nome della “lotta contro gli scafisti”, l’allontanamento dei migranti e dei rifugiati. Di fatto, l’agenzia Europea Frontex è inutile e pericolosa: essa non impedisce il ricorso agli scafisti, poiché dalla sua istituzione si sono moltiplicati, e non impedisce neanche le morti in mare, considerando che le operazioni di salvataggio non sono la sua priorità, e che potrebbe perfino creare un effetto di richiamo. Al contrario, il rafforzamento della presenza di Frontex fa scattare l’uso di percorsi migratori sempre più pericolosi. Le organizzazioni facenti parte della campagna Frontexit esprimono profonda preoccupazione circa i pericoli di questa nuova agenzia, che, dopo l’accordo UE-Turchia, è la nuova risposta cinica di fronte all’esodo e ai naufragi di migliaia di persone in cerca di un luogo d’accoglienza in Europa. Urge mettere fine alle attività dell’agenzia piuttosto che rafforzarla, urge accogliere i rifugiati e riconsiderare radicalmente la politica migratoria Europea.
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