Riportiamo la notizia di un episodio gravissimo avvenuto a Firenze.
La sera del 13 giugno, una persona ha assistito al pestaggio di un gruppo di cittadini senegalesi. Ad aggredirli sarebbe stato, con le parole del testimone, “un gruppo di 10-15 persone che si distingueva perché indossavano tutti guanti neri”. Le persone del gruppo sarebbero vigili urbani. Uno di questi ha chiesto i documenti al testimone dell’aggressione, intimandogli di andarsene.
Qui si può leggere la testimonianza, più utile di molte parole.
Di seguito pubblichiamo la lettera inviata al sindaco di Firenze dall’associazione Prendiamo la parola.
Firenze, 19 giugno 2013
Egregio signor sindaco,
Domenica 2 giugno in occasione della festa della Repubblica, abbiamo assistito commossi alla cerimonia di conferimento della cittadinanza a Moustapha Dieng, Mor Sougou e Cheikh Mbengue, rimasti feriti in quella tragica giornata di violenza
razzista che lasciò pure morti, sgomento, interrogativi. Nel Suo discorso durante la cerimonia l’abbiamo sentita chiedere scuse ai giovani feriti a nome di Firenze. Abbiamo percepito nelle sue parole l’espressione del profondo e sincero rammarico di una città ferita dall’odio razzista. Oggi, Egregio Sindaco, apprendiamo da una testimonianza diffusa dal collettivo “Firenze Antifascista”, di un’operazione, con imponente dispiegamento di agenti, condotta dalla Polizia Municipale fiorentina a scapito di alcuni giovani senegalesi, talmente violenta e fortemente lesiva della dignità di queste persone da apparire come una vera e propria caccia al nero. Come cittadine e cittadini immigrati, che abbiamo scelto questo territorio per vivere e realizzare le nostre aspirazioni, come cittadine e cittadini immigrati attivi e da sempre impegnate e impegnati nella difesa dei diritti e della dignità di ogni persona, riteniamo che la persecuzione e l’umiliazione sistematica di essere umani, sia una iattura al diritto e alla democrazia. Siamo stupiti che dagli apparati istituzionali possano partire vili e grotteschi atti di aggressione xenofoba. Ci rivolgiamo a Lei, Egregio Sindaco, in quanto massimo rappresentante delle istituzioni democratiche cittadine, per chiederLe di adoperarsi urgentemente a chiarire quanto denunciato e di prendere le misure che riterrà opportune per riportare le azioni della polizia municipale su pratiche decisamente democratiche che crediamo i cittadini di Firenze si aspettino e degnamente meritino.
Mercedes Frias, Udo Enwereuzor, Pablo Salazar, Pape Diaw, Assane Kebe, Matias Mesquita, Francisca Frias , Salah Ibrahim, Rosario Dezela