L’ASSOCIAZIONE IL RAZZISMO È UNA BRUTTA STORIA A FIANCO di CECILE KYENGE.
Nel luglio 2013 il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli rivolse all’allora ministro Cecile Kyenge un insulto inequivocabilmente razzista e offensivo della dignità della persona. La Giunta per le immunità ieri ha proposto al Senato di negare l’autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti di Roberto Calderoli. Questa autorizzazione è stata richiesta dalla magistratura ordinaria per poter indagare se nel comportamento del Senatore Calderoli si ravvisa il reato di istigazione all’odio razziale.
Ma la Giunta ha deciso: la frase “quando vedo la Kyenge non posso non pensare a un orango” pronunciata da un rappresentante dello Stato Italiano nell’esercizio delle sue funzioni, non è istigazione all’odio razziale.
Questa decisione, gravissima e sconcertante, blocca in partenza la strada alla magistratura. Lo fa usando in modo distorto lo strumento dell’immunità parlamentare e generando un paradosso: il Senato che impedisce alla magistratura di indagare su chi è accusato di aver insultato lo Stato, nella persona di uno dei suoi ministri.
Confidiamo che il Senato che dovrà decidere in seduta plenaria sulla concessione dell’autorizzazione a procedere, correggerà l’errore commesso dalla Giunta.
Siamo preoccupati per la scarsa vigilanza di istituzioni e partiti contro il razzismo ed esprimiamo a Cécile Kyenge la nostra solidarietà e il sostegno che dovrebbe avere da tutti.
Chiediamo ai senatori, che si riuniranno per decidere se approvare o no l’autorizzazione a procedere in giudizio, di correggere l’errore compiuto dalla Giunta.
Milano, 6 febbraio 2015
Associazione Il Razzismo è una brutta storia
Per informazioni
Agnese Radaelli: agnese.radaelli@razzismobruttastoria.net