Il movimento #Italianisenzacittadinanza, le organizzazioni della Campagna L’Italia sono anch’io, la Rete degli studenti medi e l’Udu organizzano per il 20 dicembre a piazza Montecitorio la “Fiaccolata per la Cittadinanza”, dalle ore 17, per sollecitare il Senato a licenziare la legge che consentirebbe a più di 800 mila ragazzi nati nel nostro Paese da genitori stranieri di diventare cittadini italiani. E’ l’ultima chiamata, l’ennesimo tentativo disperato – insieme allo sciopero della fame ripreso dal presidente della Commissione Diritti umani del Senato Luigi Manconi – di vedere finalmente approvare il provvedimento. Qui di seguito il comunicato stampa dell’iniziativa.
Il 18 dicembre è la Giornata internazionale dei diritti degli immigrati e delle loro famiglie, ma in Italia la Riforma della Cittadinanza che doveva tutelarne i figli, è stata vergognosamente abbandonata dalle forze politiche della maggioranza che siedono in Senato.
Le organizzazioni della società civile e studentesche, consapevoli della gravità di questa decisione irresponsabile che di fatto lascia un milione di Italiani non riconosciuti, di cui 800mila alunni e alunne, nel pantano della discriminazione, hanno deciso di mobilitarsi ancora una volta insieme.
Il movimento #Italianisenzacittadinanza, le organizzazioni della Campagna L’Italia sono anch’io, la Rete degli studenti medi e l’Udu organizzano per il 20 dicembre a piazza Montecitorio la “Fiaccolata per la Cittadinanza”, dalle ore 17. Tra le prime adesioni quella di Insegnanti per la Cittadinanza, di Amnesty International, di Casa Africa.
Sarà l’iniziativa di uomini e donne che si sentono responsabili del futuro di tutti i bambini e le bambine che crescono in Italia, la speranza della nostra società, e che non possono non condannare con forza il cinismo e l’irresponsabilità di chi, in Senato e nel Governo, antepone le convenienze elettorali ai diritti di chi è italiano di fatto me non per legge.
I promotori, insieme alle organizzazioni che aderiranno, hanno anche deciso di sedere nella Tribuna dell’Aula del Senato durante le ultime sedute prima dello scioglimento delle Camere, per ricordare con la loro presenza ai senatori il dovere (e la promessa non mantenuta) di approvare la legge di riforma della cittadinanza, “una riforma di civiltà”, come è stata giustamente definita.
Per noi quella legge continua a rappresentare un provvedimento irrinunciabile, anche come anticorpo fondamentale e tutela contro la deriva razzista e i discorsi d’odio sempre più diffusi. Facciamo quindi appello a tutte le forze democratiche e alle persone responsabili ad essere in piazza il 20 dicembre, perché il presente e futuro dipendono da ciascuno di noi.
Roma 18 dicembre 2017