E’ iniziato oggi, e durerà fino al 15 maggio, il Festival Sabir, promosso da Arci, Caritas, A Buon Diritto, Asgi, Carta di Roma e ACLI, e organizzato da ARCI in collaborazione con il comune di Pozzallo. Un evento diffuso, veicolo di riflessioni sulle alternative mediterranee nei luoghi simbolo delle porte d’Europa. Dopo l’esperienza di Lampedusa, Sabir si sposta quindi a Pozzallo, luogo di approdo ma anche ponte culturale nel bacino mediterraneo.
Partendo dall’esperienza della prima edizione del Festival, tenutasi l’anno scorso a Lampedusa, consolidata attraverso il lavoro strutturato con le reti internazionali e gli attori della regione mediterranea nel periodo intercorso tra i due eventi, la seconda edizione del festival vedrà le «alternative mediterranee» al centro di spettacoli, dibattiti, incontri internazionali e laboratori che animeranno la città di Pozzallo.
Durante il Festival, si manterrà la stessa formula che ha caratterizzato l’edizione 2014, che vedeva attività culturali e laboratori interattivi, musicali e teatrali alternarsi ad incontri internazionali, formula fortemente dinamica che ha suscitato l’interesse sia della popolazione locale che di chi, anche dall’estero, ha scelto di partecipare al Festival. L’obiettivo è infatti di continuare a far emergere le voci tanto degli abitanti, dei migranti accolti sul territorio, che dei partecipanti: vogliamo dar spazio a una rappresentazione pubblica alternativa della società civile del Mediterraneo dando visibilità a un progetto di costruzione di democrazia dal basso. La seconda edizione punta a dare maggior protagonismo ai soggetti sociali coinvolti, reti, associazioni, migranti, movimenti e gruppi informali, nell’organizzazione e nella gestione delle attività.
Nella mattinata di sabato 14 maggio, interverrà anche Grazia Naletto, presidentessa di Lunaria e co-portavoce della campagna Sbilanciamoci!, nell’abito dell’incontro internazionale “Le parole sono armi. Politiche, strategie e iniziative per combattere i discorsi di odio sul web nella UE”, a cura di Cittalia e ARCI. Mentre domenica 15 maggio, a conclusione del Festival, si terrà la Manifestazione Nazionale No ai Muri, Si all’Accoglienza: una marcia contro i muri interni ed esterni all’UE, per la chiusura di tutti gli hotspot, per la cancellazione dell’accordo UE Turchia, per un’accoglienza dignitosa.
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