“Ci sono alcuni giornali ed alcuni giornalisti, a cui la parola etica fa venire l’orticaria solo a sentirla. Sono quelli che pensano che la libertà di parola sia libertà di seminare odio, di scrivere fatti che nulla hanno a che vedere con la realtà e che esistono solo nella logica della propaganda di certa politica. Sono quei giornalisti che usano l’articolo 21 della costituzione come un alibi e che pensano li autorizzi a scrivere quello che vogliono senza dover fare attenzione al rispetto delle regole, della deontologia, dell’etica professionale. Sono quelli che di mestiere fanno gli “spaventatori”, quei giornalisti che, in effetti, con il giornalismo e con il racconto dei fatti hanno davvero poco a che fare“. Un pezzo di Valerio Cataldi su Articolo 21.