Uno studio del Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche dell’Università di Modena e Reggio fotografa il fenomeno della diffusione delle discriminazioni nel mercato degli affitti in Italia sulla base dell’appartenenza “etnica” o nazionale. La ricerca, dal titolo Ethnic discrimination in the Italian rental housing market, mostra che il razzismo colpisce soprattutto gli uomini di origine araba rispetto a coloro che provengono dall’Europa dell’Est. Per rilevare i dati gli studiosi hanno inviato tremila email, in risposta ad annunci di affitto, usando nomi fittizi sia italiani che stranieri. cheap car rental I nomi italiani hanno avuto risposta positiva nel 62% dei casi, per quelli dell’Est europeo la casistica scende al 49,5% e per i nomi arabi si arriva al 44%.
Quindi la nazionalità d’origine dell’affittuario influenza la risposta di un proprietario di casa su 5. La paura dello straniero in casa varia da regione a regione: tocca punte massime nel Nord Italia con il 25% di rifiuti per i migranti provenienti dal Nordafrica, cala al 12% al Centro e al 14% al Sud.
La discriminazione si manifesta solitamente in due modi: spesso in maniera implicita quando si contatta il proprietario (o l’agenzia immobiliare) e quest’ultimo si ritira appena capisce la nazionalità dell’affittuario. In maniera esplicita negli annunci “no stranieri” per cui chi pubblica l’annuncio rischia sanzioni in base al decreto legislativo 215 del 2003.
Info: www.capp.unimore.it