Empoli. Giovedì 14 Aprile alle ore 21.00, presso l’Agenzia per lo sviluppo empolese valdelsa, in via delle Fiascaie 12, proiezione del documentario Goor. Goor, che in lingua wolof significa “uomo”, è stato realizzato dal Laboratorio Multimediale di Sperimentazione Audiovisiva della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania ed è il frutto di un confronto tra persone diverse che insieme hanno provato a riflettere, a ragionare sulle possibilità di incontro e di relazione.
Partecipano all’incontro:
Carlo Tempesti, Sindaco di Cerreto Guidi delegato all’Immigrazione per il Circondario Empolese Valdelsa
Giuseppe Faso, Centro Interculturale Empolese Valdelsa
Alessandro De Filippo, regista di GOOR
Alioune Badara Gueye, mediatore culturale
Venti immigrati. Una barca alla deriva, a motore spento. Unico suono il rumore del mare. E il respiro degli uomini. Mare e uomini e sole, nient’altro. Non c’è più acqua da bere e Ousmane sta male. Ha i brividi,
suda, è freddo. Sta morendo. Bisogna decidere se tenerlo o buttarlo giù. Bisogna decidere se dargli la sua razione d’acqua da bere o lasciarlo spegnere. Era un amico Ousmane. Ma ormai è spacciato e la sua
acqua da bere può servire a tutti gli altri. Bisogna decidere. Questo è il nodo tragico di goor. Da questo viluppo di emozioni, di religione, di sentimenti, di politica, di etica, di storia e identità nasce un tentativo di rappresentazione, il progetto di un film. Un film che però non riesce a raccontare una storia così complicata, un nodo così aggrovigliato e complesso. E si ferma a riflettere. Autori, tecnici e attori si chiedono: possiamo raccontare la nostra verità? Possiamo essere sinceri? E come?