Lunedì: è questo il termine ultimo che i cittadini comunitari che vivono in Italia devono rispettare per iscriversi alle liste aggiunte dei Comuni, e poter così votare alle elezioni europee senza spostarsi dal territorio nazionale.
Ma, mentre dal Viminale arriva una sollecitazione tramite una nota del ministero dell’Interno, le amministrazioni locali non sembrano essere state molto attive nella diffusione delle informazioni.
Già a metà gennaio, il Viminale aveva chiesto ai prefetti di sollecitare i sindaci “a promuovere ogni opportuna attività, a livello locale, diretta a pubblicizzare al massimo la facoltà per i cittadini dell’Unione di votare nel comune di residenza per i membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia”. Una di queste attività avrebbe dovuto essere, secondo il ministero dell’Interno, l’invio di “lettere personali a tutti i cittadini dell’Unione residenti nel comune che non siano ancora iscritti alla lista aggiunta”.
Nonostante questo, la maggior parte delle amministrazioni locali si è attivata molto tardi, non riuscendo così a fornire una corretta informazione. Anche il Comune di Roma, che ha una massiccia presenza di residenti comunitari, ha affisso i manifesti informativi solo l’11 febbraio.
Sulla situazione è intervenuto anche il Cospe, con il progetto Operation Vote che, oltre a informare i cittadini comunitari presenti in Portogallo, Spagna, Svezia, Austria e Italia, vuole sollecitare anche le amministrazioni locali. Proprio nell’ambito di questo progetto l’associazione Europaeus ha organizzato un evento di sensibilizzazione presso l’Accademia di Romania a Roma. Durante l’evento, che si è tenuto venerdì scorso, la direttrice del giornale Actualitatea Magazi Alina Harja ha proposto soluzioni concrete per permettere e incoraggiare la partecipazione dei cittadini comunitari al voto, come “l’iscrizione automatica dei cittadini dell’Unione nelle liste elettorali. Comporterebbe una spesa in meno per lo Stato, oltre ai vantaggi per gli elettori comunitari”.
La domanda (qui il modulo) va presentata, attraverso l’Ufficio elettorale, al sindaco del Comune di residenza. É possibile inoltrarla di persona oppure con una raccomandata, alla quale deve essere allegata la fotocopia del documento di identità. Alcuni Comuni prevedono forme di iscrizione più agevoli, ad esempio online e via fax.