“Dopo la vicenda di Giulio Regeni, l’Egitto sta diventando lo scenario di un nuovo caso di violazione dei diritti umani. La vittima è Malek Adly“. Lo scrive Giorgio Menchini, presidente di Cospe, nell’appello lanciato dall’associazione per la liberazione di Adly, giovane avvocato e attivista, incarcerato a maggio con l’accusa di “incitamento alla protesta, diffusione di false notizie, minaccia alla stabilità e all’unità nazionale”. Una misura che priva della libertà un difensore dei diritti umani, come sottolinea il Cospe: “Malek, oltre ad avere difeso in Tribunale diversi casi legati alle libertà e ai diritti civili di tanti cittadini, di recente stava trattando il caso della cessione da parte del governo egiziano, senza alcuna consultazione nazionale, delle isole di Tiran e Sanafir all’Arabia Saudita. È necessario – precisa l’associazione – che l’Italia faccia qualcosa contro i regimi e la repressione. Per questo abbiamo lanciato una petizione, chiedendo al ministro degli esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni di impegnarsi per l’immediata scarcerazione di Malek, e affinché chieda e ottenga il rispetto dei diritti umani nelle relazioni diplomatiche e commerciali, come stabilito dagli accordi internazionali”.
Aderiamo alla petizione, e facciamo nostro l’appello lanciato dal Cospe.
Per la liberazione di Malek, per la tutela dei diritti!