Il 29 marzo, Meghary Yemane-Tesfagiorgis, un trentaquatrenne britannico di origini eritree, viene cacciato dal volo EasyJet EZY5258, in partenza da Roma Fiumicino e diretto a Londra, perché considerato «sospetto» da una passeggera. A denunciare l’accaduto è lui stesso, raccontando la vicenda ai media britannici. Ovviamente, in Italia, la notizia arriva a distanza di giorni e viene data pochissima rilevanza all’accaduto. Mentre la stampa britannica ne da ampia risonanza, bollando Easyjet col marchio del “racial profiling”.
Il Daily Telegraph riporta quanto il passeggero avrebbe vissuto nell’aeroporto romano. Il giovane dj è già salito a bordo del velivolo, quando viene avvisato dal capitano che deve abbandonare immediatamente il volo, perché «un altro passeggero ha dichiarato di non sentirsi a suo agio» con lui a bordo. Mehary viene scortato, cosi, dalla polizia, riaccompagnato in aeroporto e trattenuto per le successive quindici ore.
Il quotidiano britannico riporta anche le motivazioni di Easyjet che spiega che «la sicurezza dei passeggeri e del personale di bordo è la più grande priorità e le compagnie aeree devono considerare seriamente ogni preoccupazione legata alla sicurezza». Il Daily Telegraph spiega ancora che, secondo la compagnia aerea Easyjet, «il signor Yemane-Tesfagiorgis è stato interrogato dalle autorità in seguito alle preoccupazioni di un altro passeggero riguardo al suo comportamento».
Un altro quotidiano britannico, The Daily Mail, riporta anche il video dell’intervista rilasciata da Mehary alla ITV News London: “Mi sono sentito violato … è stato un comportamento razzista. Se quella donna non si sentiva a suo agio sull’aereo sarebbe dovuta scendere lei (…) Mi è stato domandato di andare davanti alla cabina, dove c’erano alcuni poliziotti. A quel punto il comandante mi ha chiesto di lasciare l’aereo, spiegando che un passeggero si era lamentato di non sentirsi sicuro con me a bordo”. Meghary dice di essere stato sottoposto ad “interrogatorio ed intimidazioni” dalle autorità italiane, per poi essere lasciato andare e aspettare in aeroporto altre quindici ore, riprogrammato su un altro volo Easyjet.
Ad oggi, come riporta repubblica.it, fatto assai deplorevole, ancora nessuna scusa ufficiale e nessuna ammissione su quanto accaduto da parte della nota compagnia aerea:”In merito all’episodio abbiamo proceduto con le relative indagini per accertare le procedure di sicurezza applicate per l’equipaggio e i passeggeri. Le autorità stanno accertando le procedure applicate a bordo”. Lo stesso dj ha tentato di contattare il personale Easyjet, che, fino a ora, si è limitato a rispondere asetticamente via Twitter: “Noi non discriminiamo alcun passeggero. La sicurezza è priorità e le compagnie aeree devono considerare seriamente ogni preoccupazione a essa legata”.
Tuttavia, la rete si sta mobilitando con una petizione on line (sul sito www.change.org) che chiede alla compagnia, per una settimana, di pubblicare le scuse per il gesto razzista compiuto sulla sua homepage (“Sorry for our racism Mr Tesfagiorgis“). I promotori dell’iniziativa spiegano: “EasyJet ora deve prendere una decisione forte e cambiare la sua homepage per una settimana dopo aver cacciato dal volo Mehari Yemane Tesfagiorgis solo per il colore della sua pelle“. Intanto, Meghary ha intenzione di sporgere denuncia.