Il 28 dicembre 2051 la CILD (Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili) ha lanciato ufficialmente Open Migration, un sito di informazione di qualità e analisi sul fenomeno delle migrazioni e dei rifugiati, per colmare le lacune nell’opinione pubblica e nei media.
“Il 2015 sarà ricordato anche come l’anno dei rifugiati – scrive Andrea Menapace, direttore di Cild – pensiamo che per cambiare le politiche che costringono queste persone a rischiare la vita, per ritrovarne una un po’ migliore, serve cambiare la narrazione globale dei fenomeni migratori e delle persone che ne fanno parte: #openmigration è il nostro contributo per andare in questa direzione. Lo faremo partendo dai numeri del fenomeno per cercare di spiegarli e dare loro un volto, arrivando alle storie di gente come noi che il destino ha posto dall’altra parte delle nostre frontiere (…) Al di là delle posizioni sul tema, c’è una generale e diffusa mancanza di conoscenza sui dati reali, le dinamiche globali e le motivazioni dei flussi migratori legati alla povertà e alle guerre. Tale fenomeno è aggravato dai media che spesso manipolano la rappresentazione dei fatti, perpetuando una disinformazione cronica che alimenta paura, intolleranza e la negazione dei diritti fondamentali delle persone. Le continue tragedie in mare di cui sono vittime le persone che cercano di raggiungere l’Europa generano reazioni di indignazione e di solidarietà, ma anche allarme, indifferenza e razzismo, sia da parte della società che della politica. Per questo vogliamo offrire una fonte indipendente e rigorosa per un dibattito equilibrato e ‘umano’ su uno dei temi più controversi e cruciali del momento, con l’obiettivo non solo di difendere i diritti “negati” di migliaia di persone, ma anche di contribuire al futuro sociale ed economico di un continente come l’Europa, oggi pervaso da una retorica populista e razzista che trova ampio spazio sui media (…). L’obiettivo ultimo è quello di costruire attorno a #openmigration una piattaforma di advocacy ampia che riesca ad alimentare il cambiamento della politica migratoria italiana ed europea, con uno sguardo aperto alle grandi sfide che Italia ed Europa hanno davanti in ambito sociale, economico e culturale“.