Giudizio immediato per “diffamazione aggravata dalla discriminazione razziale”: lo ha chiesto la Procura di Bergamo nei confronti del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli.
La vicenda, per cui l’esponente leghista era stato iscritto nel registro degli indagati, risale allo scorso luglio, quando Calderoli aveva lanciato, dal palco di una festa della Lega Nord a Treviglio, offese e insulti riferiti alla ministra dell’integrazione Cecile Kyenge (ne abbiamo parlato qui).
La ministra non aveva sporto denuncia, ma i magistrati bergamaschi avevano deciso comunque di aprire un fascicolo: l’aggravante della discriminazione “razziale” rende infatti possibile procedere d’ufficio anche in assenza di querela.
Ora i pm, che avevano sequestrato l’audio del comizio registrato da un giornalista, hanno chiesto per Calderoli il giudizio immediato, un iter consentito nel caso in cui ci sia l’evidenza della prova.
Sarà ora il giudice per le indagini preliminari a dover decidere – entro cinque giorni – su come procedere.