Una sentenza della sezione Lavoro della Corte d’Appello di Milano, accogliendo il ricorso di una donna salvadoregna, ha dichiarato il “carattere discriminatorio” di una delibera della Regione Lombardia approvata tre anni fa, sotto la guida di Roberto Maroni. La vicenda riguarda il “fondo sostegno affitti” un contributo economico alla locazione riservato alle famiglie in condizioni di povertà (cioè con meno di 7000 euro di ISEE) introdotto con L. n. 431/1998 poi modificata con L. n. 133/2008. Il contributo consentiva alle famiglie di ottenere una somma pari a due canoni di locazione, con un massimo di 1200 euro. Nel predisporre il bando la Regione Lombardia aveva indicato, per gli stranieri, il requisito della residenza di almeno 10 anni nello Stato o 5 nella regione che era effettivamente previsto dalla L. del 2008 e aveva anche aggiunto, sempre per i soli stranieri, il requisito dell’esercizio di “regolare attività lavorativa”. La causa, sostenuta dalle Associazioni ASGI e APN, era in precedenza finita anche davanti alla Corte Costituzionale: la Corte d’Appello di Milano aveva, infatti, sollevato la questione di illegittimità costituzionale della norma e la Corte Costituzionale, con sentenza n. 166/18, ha dichiarato l’irragionevolezza e dunque l’incostituzionalità del requisito di lungo-residenza. Il giudizio, ripreso davanti alla Corte d’Appello, con questa nuova sentenza, ha dichiarato discriminatorio anche il requisito dell’esercizio di regolare attività lavorativa, ordinando quindi alla Regione di ammettere gli stranieri al beneficio, a parità di condizioni con i cittadini italiani. Ora la Regione dovrà riformulare il bando, garantendo l’uguaglianza tra italiani e stranieri e consentendo la presentazione di nuove domande.
ASGI e APN hanno invitato la Regione a dare immediata applicazione alla decisione e le organizzazioni degli inquilini a vigilare affinché i soggetti stranieri ricevano una adeguata informazione e possano presentare domanda secondo i nuovi requisiti egualitari imposti dalla decisione giudiziaria.
Per informazioni: antidiscriminazione@asgi.it – 3515542008