L’Unar ha fornito in questi giorni informazioni dettagliate sulle istruttorie avviate nei primi 10 mesi del 2011. Al 17 novembre risultavano aperti 931 procedimenti rispetto ai 687 aperti nello stesso periodo del 2010, un aumento corrispondente al 35%. Il 12,2% delle istruttorie si riferisce a discriminazioni operate da parte di amministrazioni o enti pubblici alle quali devono aggiungersi le discriminazioni relative alla vita pubblica (17,6%).
Tra i casi seguiti che hanno avuto maggiore riscontro sui media: le selezioni dei rilevatori per il censimento della popolazione che prevedevano il requisito della cittadinanza italiana e l’istituzione dei buoni vacanza da parte del Ministero del Turismo estesi ai cittadini non comunitari solo dopo l’intervento dell’ufficio. Oltre a varie ordinanze discriminatorie nell’ambito del welfare adottate da parte di alcuni comuni del Nord Italia.
Nel 2011, in base ai dati aggiornati alla fine di ottobre, le regioni nelle quali sono risultate più frequenti le discriminazioni denunciate all’ufficio sono il Lazio, la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna e la Toscana.
Il 40% delle segnalazioni è arrivato all’Unar tramite il web, con l’invio di e-mail o compilando un modulo sul sito dell’ufficio. Il 26% delle istruttorie è stato attivato a seguito del monitoraggio dei media. Il 7,3% delle segnalazioni è giunto dagli sportelli presenti sul territorio.