“L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Save the Children dichiarano di non avere la possibilità di incontrare e informare sui loro diritti i migranti egiziani e tunisini giunti in Italia via mare”: è quanto si legge nella nota diffusa dall’Unhcr.
Secondo quanto riportato, il 30 aprile scorso alle organizzazioni è stato impedito l’accesso ai 78 cittadini egiziani sbarcati a Siracusa, tra cui 25 minori non accompagnati.
Come stabilito dalla convenzione con il Ministero dell’Interno, le organizzazioni avevano chiesto di incontrare i migranti al termine delle operazioni delle forze dell’ordine, e prima dell’adozione di eventuali provvedimenti di trasferimento e allontanamento dal territorio italiano: permesso che è stato negato.
“Dall’inizio dell’anno – denuncia l’Unhcr – sono stati centinaia i migranti egiziani e tunisini rimpatriati senza avere avuto la possibilità di entrare in contatto con le Organizzazioni umanitarie, che svolgono un’importante attività di tutela”.
Una situazione che si è già verificata, come sottolineato dall’Alto Commissariato. E come già denunciato lo scorso ottobre da Francois Crepeau, al termine della sua missione in Italia in qualità di Special Rapporteur per i diritti delle persone migranti presso l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.